LADISPOLI – A Ladispoli chi vive in stazione fatica a trovare la pace. Tutta colpa come avviene da anni di un treno che resta acceso di notte fino al mattino sul binario 5 prima di ripartire per Roma. I residenti insomma non ne possono più e continuano a segnalare un problema che si trascina ormai da troppo tempo. Denunce, ispezioni dell’Arpa Lazio, interrogazioni in Regione Lazio. Nulla è cambiato. D’estate e anche di inverno quel fischio prolungato della motrice entra nella testa degli abitanti di via delle Azalee, via delle Dalie, via dei Ciclamini e altre strade del quartiere Campo Sportivo. «Come presidente di Consumatori Italiani sono basito – evidenzia Biagio Camicia – dobbiamo alzare la voce. Sono stati effettuati diversi esposti sulla vicenda. Scriveremo al ministro della Salute se dovesse servire per tutelare il riposo dei cittadini». Anni fa, a seguito della sollecitazione del sindaco ladispolano, Alessandro Grando, intervenne anche l’Arpa Lazio dopo un esposto in Procura. I tecnici però rilevarono quel rumore «entro il limite» come sancito dalle normative. Il vicesindaco Annibale Conti ha promesso di attivarsi chiedendo ancora spiegazioni ai dirigenti delle Ferrovie che pubblicamente non hanno mai spiegato il motivo per cui il treno resta acceso alla stazione di Ladispoli prima di ripartire per Roma Termini il giorno seguente. Una scelta forse dettata da una gestione parsimoniosa evitando l’accensione manuale del macchinista che dovrebbe entrare in servizio qualche ora prima.

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