GIOVANNI MASOTTI

Canta vittoria la sindaca Frontini, che - illustrando i progetti Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall' Europa - parla di una vera e propria "rivoluzione" per per Viterbo. Sessanta milioni di euro per cambiare volto alla città. Cinquanta gli interventi finanziati, per undici dei quali i bandi sono pronti già da dicembre. Termine ultimo per mettere a terra i progetti il mese di marzo del 2026. "Tutto all' insegna della massima celerità - sottolinea la prima cittadina - Un grande lavoro fatto in appena sei mesi".

Ma il centro-destra contesta questa interpretazione di quanto accaduto e sostiene che la nuova giunta si sta attribuendo meriti che appartengono di diritto alla vecchia amministrazione. Su questa disputa abbiamo voluto sentire il parere dell'ex-sindaco Giovanni Arena, che fu costretto a gettare la spugna nel dicembre 2021 dalle divergenze e i rancori emersi all' interno della coalizione da lui guidata.

Allora, Arena, come sono andate effettivamente le cose? di chi è la paternità dei progetti Pnrr per Viterbo?

«Non credo possano esserci dubbi su questo. La mia amministrazione ha dato il massimo per assicurarsi gli investimenti previsti. Gli atti amministrativi parlano chiaro. Noi siamo arrivati a creare un ufficio speciale per il Pnrr, fortemente criticato da quella che allora era l' opposizione. Il bello è che adesso quelle stesse persone, l' attuale maggioranza, sottolineano l' eccellenza di quella struttura e ripetono di considerarla essenziale per la realizzazione dei lavori previsti! Voglio ricordare che abbiamo ottenuto quei finanziamenti nei due anni durissimi della pandemia, che mi hanno visto fortemente impegnato nella salvaguardia della salute pubblica e nel sostegno a centinaia di famiglie in grave difficoltà".

Ce la farà la giunta Frontini a rispettare i tempi previsti per gli interventi pnrr già in scaletta?”

“Da viterbese, ma anche da ex-sindaco, mi auguro che tutto il grande lavoro svolto dalla mia amministrazione venga messo a frutto: tutto, non una parte. Mentre qualche modifica annunciata dalla giunta Frontini mi sembra costituire un rischio. Come, per esempio, voler spostare il parcheggio interrato previsto al Sacrario presso via Raniero Capocci nel sedime della ferrovia, modifica che richiederà più tempo ed una elaborata serie di autorizzazioni, in primis quella delle Ferrovie stesse. Una critica che ho spesso sollevato è quella rivolta alla disinvolta abitudine di annunciare come già portate a termine opere ancora in piena fase iniziale. Annunci pieni di enfasi e di iperboli rischiano di idealizzare una visione non conforme alla realtà. Ogni amministrazione che subentra, riconosce sempre il lavoro fatto da quella precedente. Sono questo equilibrio e questa maturità a distinguere il buon amministratore. Oggi non mi sembra vada così”.

Se sedesse ancora sullo scranno più alto di Palazzo dei Priori, ci sarebbe qualcosa che cambierebbe nel Pnrr?”

“I progetti approvati prevedono interventi a 360 gradi, riqualificazioni che vanno dal Pilastro al Carmine, passando per Faul, con enormi spazi verdi attrezzati che comprendono anche terreni della Curia, la realizzazione di nuovi parcheggi, piste ciclabili e pedonabili, il rifacimento del piancito di piazza del Comune con la fruibilità della Torre che insieme al museo dei Portici, realizzato dalla mia amministrazione, renderà fortemente attrattiva l' intera piazza. Probabilmente avremmo potuto apportare qualche piccola miglioria al piano, ma sarebbe cambiato davvero poco per il progetto complessivo.

“Se dovesse creare uno slogan per descrivere il senso dei progetti Pnrr, per quale opterebbe?”

“Un possibile slogan mi chiede... Beh, uno dei progetti incide fortemente sulla riqualificazione di larga parte di una zona degradata, il Carmine, conosciuta dai viterbesi come "case minime". Quindi proporrei un titolo, più che uno slogan del tipo 'riqualificazione urbana tra spazio pubblico e valorizzazione e riscoperta di luoghi deteriorati”.

Venendo ai suoi anni trascorsi da sindaco, c'è qualcosa che si è pentito di non aver fatto o invece pentito di aver fatto?

“Abbiamo fatto parecchio per questa città, ma avremmo potuto fare molto di più. E non perché da parte nostra e mia ci sia stata cattiva volontà, ma perché certi interventi richiedono molto più tempo e incontrano più difficoltà di altri. Se fossi potuto restare in carica per l' intero mandato, per esempio, mi sarebbe piaciuto vedere soprattutto il fine lavori delle scuderie Sallupara, il collegamento del quartiere di S.Barbara con la circonvallazione, la ripresa dei lavori per la scuola dello stesso quartiere e la valorizzazione dell'ex-cinema Genio.

Com'è stato, Arena, tornare a vivere da semplice cittadino dopo i tre anni e mezzo da sindaco? quanto ne ha sofferto? quanto è cambiata la sua vita?

"Per me è stato un onore ricoprire la carica di sindaco della mia città. Qualcosa che mi ha appagato enormemente. Dopo la comprensibile amarezza per la fine anticipata della mia amministrazione, ho ricominciato a seguire le attività di Forza Italia nel mio territorio anche come semplice militante. Fino al 12 febbraio sarò attivo nella campagna elettorale per le regionali, sostenendo i nostri candidati con il massimo impegno".

Giovanni Masotti

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