SUTRI - Quando i carabinieri sono entrati in casa sua, allertati dagli amici che non riuscivano a mettersi in contatto con lui, per il giovane non c’era già nulla da fare.

Omar Neffati, 27enne, è stato trovato privo di vita giovedì sera nella sua abitazione di Sutri.

Una morte che ha lasciato di stucco tutta la provincia dove, nonostante la sua giovane età, era molto conosciuto per il suo impegno in politica.

Di origini tunisine, era benvoluto e stimato da tutti, era portavoce del “Movimento italiani senza cittadinanza” e in prima fila per la difesa dei diritti.

Era vicino ai Giovani democratici e al sindacato. A novembre scorso aveva partecipato alla premiazione di Calcata 4.0, il premio di giornalismo digitale della rete No Bavaglio. Solo qualche settimana fa, a dicembre, aveva preso parte al congresso nazionale dell'Arci.

Appena appresa la notizia della sua morte, in tanti hanno manifestato parole di cordoglio.

«Omar è cresciuto tra noi, è triste pensare che non ci sia più. Partecipiamo al dolore della famiglia ed esprimiamo le più sentite condoglianze», scrive il Comune di Sutri.

Parlano di un dolore profondissimo la federazione Pd di Viterbo, il circolo dem v e i Giovani Democratici: «Omar era una bella persona che amava l’impegno politico e sociale e si è speso con tutte le sue forze per dare voce a chi lottava e lotta per affermare la dignità della propria esistenza».

«E’ stato bello ed è stato un privilegio averlo con noi e aver condiviso con lui un tratto di strada - proseguono - che ha avuto il solo limite di essere stato troppo breve. Omar ci mancherà tantissimo, ma resteranno con noi, tutti i giorni, il suo coraggio, la sua passione, la sua intelligenza e il suo sorriso»

L’Arci di Viterbo esprime la «vicinanza alla sua famiglia, ai compagni e compagne con cui abbiamo condiviso tante iniziative, manifestazioni e incontri in cui Omar era sempre in prima fila a rivendicare i diritti degli italiani senza cittadinanza». «Omar era un ragazzo pieno di energia e in questi anni ha animato la comunità delle associazioni che si battono per il diritto di cittadinanza - ricorda il Tavolo Asilo e Immigrazione -Continueremo ad impegnarci nelle battaglie che ci hanno visti uniti ed insieme, quelle per i diritti e per l’uguaglianza, quelle per andare oltre i confini e oltre la cittadinanza».

La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini e l’Amministrazione dicono che «in una simile circostanza di lutto ci uniamo a tutti i suoi cari con tanto affetto e un sincero grazie a Omar per la sua partecipazione attiva, d’esempio per tantissimi giovani che si vogliono affacciare all'impegno politico».

La Cgil si stringe intorno alla famiglia e ai suoi cari e lo descrive come «un giovane compagno, iscritto e militante della nostra organizzazione, che fin dai banchi di scuola ha portato avanti senza sosta la battaglia per il riconoscimento dei diritti sociali e civili».

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