Nell’immaginario collettivo, quando si pensa alla figura di Tarzan, la maggior parte delle persone, soprattutto quelle di una certa età, lo riconducono all’attore Johnny Weissmuller. Nato nell’odierna Timisoara, in Romania, nel 1904, ma trasferito negli Stati Uniti dopo alcuni mesi, ebbe una passione per il nuoto che lo accompagnò per tutta la sua vita. All’età di 12 anni entrò nella squadra dell’Ymca e cominciò a vincere tutte le gare del nuoto. Per paura che il suo luogo di origine potesse mettere a repentaglio una probabile carriera sportiva, falsificò i documenti di accesso alle qualifiche per i Giochi Olimpici del 1924, dichiarando di essere nato a Windber, in Pennsylvania. A Parigi 1924 e Amsterdam 1928 conquistò 5 medaglie d’oro nello stile libero, entrando nella leggenda del nuoto di quel tempo. Vista la fama dell’atleta e il bell’aspetto, intraprese una carriera da modello per abiti da cerimonia e costumi da bagno. Quando, però, la Metro-Goldwyn-Mayer gli propose un contratto per sei anni come attore, la sua vita mutò di colpo. Girò sei pellicole con il ruolo di “Tarzan: l’uomo scimmia” e dopo aver cambiato casa produttrice, ne girò altre sei. Dopo aver guadagnato diversi milioni di dollari, all’età di sessantacinque anni inaugurò una piscina a Fort Lauderdale, dove fondò l’International Swimming Hall of Fame. Ebbe cinque mogli e tre figli. In vecchiaia, a causa di alcuni problemi di salute, si trasferì ad Acapulco (Messico), dove morì nel 1984 e dove è tutt’ora sepolto. Il suo nome è scritto per l’eternità con una stella nella Hollywood Hall of Fame al 6541 di Hollywood Boulevard. A quelli che gli domandavano della sua fama più come attore che come atleta, rispose: “Come può un tizio arrampicarsi sugli alberi, dire «Io Tarzan, tu Jane» e guadagnare milioni? Il pubblico perdona il mio modo di recitare perché sa che sono stato un atleta. Sanno che non sono un impostore”.
A cura di Damiano Lestingi.
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