CERVETERI - Vagava chissà da quanto da solo nell’area di Castel Campanile, visibilmente sporco, con microlesioni e con la catena ancora al collo. Storia a lieto fine per fortuna per un amico a quattro zampe. A soccorrerlo, in primis, alcuni cittadini della zona che una volta avvistato lo hanno preso in custodia fino all’arrivo delle Guardie ecozoofile Fareambiente di Cerveteri che ne hanno constatato le condizioni fisiche e “psichiche”. «Un cane emaciato, sporco e con numerose microlesioni, con immancabile catena di metallo al collo e una sospetta e profonda paura dell’uomo che lo porta ad appiattirsi a terra e ad urinare appena si avvicina una mano per accarezzarlo», hanno raccontato. Ma per fortuna questa volta la storia è finita bene. «Sulla strada per il canile - hanno ancora raccontato i volontari - la nostra pattuglia è stata fermata da una famiglia che volendo sapere cosa fosse successo e vedendo questi occhi dolci e spaventati si è offerta spontaneamente di tenere in stallo il piccolo e nel caso che nessuno lo reclamasse anche a donargli una casa e una famiglia. Una famiglia che gli possa insegnare che la coda non bisogna per forza tenerla tra le zampe, la si può usare anche per scodinzolare».


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