CIVITAVECCHIA - L’Epifania, si sa, tutte le feste si porta via e il rappresentante dell’associazione Civitavecchia c’è Roberto Melchiorri traccia un bilancio delle ultime esperienze e lancia la proposta di “istituzionalizzare” la notte delle Pastorelle, tradizione civitavecchiese molto forte ma a rischio scomparsa. «Premesso che le tradizioni sono parte determinante per la vita della Comunità - scrive sui propri canali social Melchiorri -, nonché base per migliorarne il futuro e che tra queste la notte delle Pastorelle in data 23.12 occupa un posto di primo piano».

Chi è di Civitavecchia, e non solo, non può non conoscere la celebre notte delle Pastorelle quando migliaia di cittadini si riversano in strada per intonare canti natalizi anche se proprio Melchiorri nei giorni scorsi denunciò episodi poco piacevoli che hanno turbato la serenità dell’ultima notte. «Considerato - prosegue - che nel recente passato purtroppo fatiche e bravura dei Pastorellanti insieme al "piacere" dell'ascolto di tantissimi concittadini sono state svilite, offuscate da altra musica ad alto volume, di genere completamentediverso, chiediamo, anche a nome dei tanti civitavecchiesi che già hanno espresso contrarietà e indignazione con reclami individuali ma anche tramite mezzi d'informazione, che l'Amministrazione comunale renda Istituzionale la suddetta notte, mettendo in atto un provvedimento che preveda che nelle ore in cui le Pastorelle allietano la notte con i loro canti, in strada, fuori dai locali pubblici non venga diffusa nessuna altra musica».

Secondo Civitavecchia c’è si tratta di un atto necessario per tutelare una delle tradizioni civitavecchiesi più sentite ed evitare che musica fuori contesto, sparata a tutto volume, vada a coprire i canti natalizi che, ricoriamolo, durano poche ore e si tengono una volta all’anno. Sicuramente si tratterebbe di un atto di buona volontà nei confronti dei tantissimi civitavecchiesi che ogni anno scendono in strada per rinnovare la tradizione, tradizione che purtroppo si è andata sempre più spegnendo nelle periferie cittadine e proprio su questo punto insiste Melchiorri, come valida alternativa. «Altresi - conclude il rappresentante di Civitavecchia c’è - chiediamo, che l'Amministrazione in accordo con i Pastorellanti, faciliti che detta tradizione venga rinvigorita anche in periferia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA