Annamaria Lupi

L’università della Tuscia registra una forte impennata di immatricolazioni, in controtendenza al trend nazionale. Nello scorso mese di ottobre, infatti, i dati riferivano di università italiane svuotate dalla crisi, con un numero di immatricolazioni in calo del 3%. Con una diminuzione ancora più significativa - 100mila in meno - per quanto riguarda gli studenti fuori sede, che rappresentano circa un terzo del totale. Una realtà molto lontana da ciò che accade invece all'ateneo viterbese che al 15 dicembre, data di scadenza delle immatricolazioni, vanta numeri da record.

In netta controtendenza rispetto al resto d'Italia, l’Unitus fa registrare un +11% nelle immatricolazioni ai corsi di laurea triennale, un +22% negli iscritti al I° anno dei corsi di laurea magistrale e un +17% negli immatricolati ai due corsi di laurea quinquennali a ciclo unico.

Giustamente soddisfatto dei risultati il rettore Stefano Ubertini che commenta: «L’ateneo continua a crescere, in controtendenza rispetto al resto del Paese e questo ripaga lo sforzo sostenuto dalla nostra comunità in questi anni difficili segnati dalla pandemia. Incidono sicuramente la qualità della docenza e dell’orientamento, un’offerta formativa altamente qualificata che si amplia e si consolida, cui si affianca l’aumento del prestigio dell’ateneo soprattutto a livello internazionale. Ma una crescita così significativa va attribuita al lavoro svolto da tutto il personale docente e tecnico-amministrativo in tutti gli ambiti di un’organizzazione così complessa e specifica come la nostra».

Il dato positivo è in parte legato all’incremento del numero di studenti stranieri che hanno deciso di iscriversi all’Università degli Studi della Tuscia: +65% per le lauree magistrali e +113% per le triennali. Numeri in crescita che sono il frutto di una serie di azioni intraprese dai vertici universitari che stanno producendo effetti positivi e “sorprendenti”.

Tipo l’investimento sul miglioramento della dimensione internazionale dell’ateneo avviato tre anni fa e che, malgrado le limitazioni e le difficoltà prodotte dalla pandemia, porta oggi il totale degli studenti internazionali a sfiorare il 5% dell'intera popolazione studentesca viterbese. Così come positivi sono gli effetti del protocollo con il ministero della Pubblica Amministrazione, denominato PA 110 e lode: oltre 200 dipendenti pubblici hanno deciso di immatricolarsi a Unitus, più del doppio rispetto allo scorso anno accademico, attratti dai servizi aggiuntivi proposti e a loro riservati dall'ateneo della Tuscia.Entrando nello specifico delle aree culturali vanno menzionati: il nuovo corso di laurea in Scienze Motorie in “Sport, Benessere e Attività Motoria in Ambiente Naturale”, interateneo con l’Università Foro Italico di Roma, che ha fatto registrare più di 120 matricole; Scienze Umanistiche che fa registrare un +46% di immatricolazioni; Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali con un +32%; Tecnologie Alimentari con un +20% ed Economia Aziendale con un +10%. Crescono anche il corso quinquennale a ciclo unico in Giurisprudenza (+19%), Ingegneria industriale (+37%) grazie al nuovo curriculum per manutentori di aeromobili in collaborazione con la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare e Scienze naturali e ambientali, che dopo due anni di forte criticità, ottiene un numero di immatricolati più che doppio rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda le lauree magistrali - i dati sono ancora provvisori visto che le iscrizioni termineranno alla fine di febbraio 2023 - mostrano una crescita generalizzata in quasi tutti i corsi di laurea dell’Ateneo. Gli aumenti più significativi sono in Forestry and Environmental Sciences, Marketing e Qualità, Amministrazione Finanza e Controllo, Informazione Digitale, Mechanical Engineering, Circular Economy, Security and Human Rights e nell’area delle scienze della vita con Biologia ed Ecologia Marina, Biologia Sperimentale e Bioinformatica e il nuovo corso Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana.«Le attività di orientamento in ingresso si sono intensificate enormemente nell’ultimo anno con il ritorno delle attività in presenza - conclude Ilaria Armentano, referente del Rettore per l’orientamento in ingresso - Abbiamo lavorato con le scuole proponendo attività che andassero oltre il classico orientamento, cercando di interessare le studentesse e gli studenti con esperienze, lezioni simulate e laboratori. Siamo già al lavoro per il prossimo anno accademico con scuole in Italia e all’estero e, grazie anche alle risorse messe a disposizione dal Pnrr, puntiamo a crescere ulteriormente nel 2023».