Il calciomercato si sta per concludere, ma per il Civitavecchia non ci sarà nessun rito in stile Sportitalia, con la speranza di chiudere per qualche giocatore importante nelle ultime ore precedenti alla chiusura delle liste.


Infatti il direttore sportivo Daniel D’Aponte ha già terminato i “compiti per casa”, portando in dote ai nerazzurri Andrea Pucino, Alessio Fatati ed Enrico Ferrari, a cui si aggiunge l’arrivo, per la Juniores e per la batteria degli under, di Costantino Agostini.


Sono gli elementi di cui il club nerazzurro aveva bisogno per poter avere ancora più certezze nella corsa alla vittoria del campionato. Ad oggi sembra esserci un duello tra Civitavecchia ed Anzio.


Non solo per questioni di classifica, ma anche perché entrambe le società hanno già dichiarato ufficialmente che il loro obiettivo è il primo posto, quello che conduce direttamente alla serie D. Tutto così, senza problemi, senza un briciolo di scaramanzia.


«Il mercato è stato fatto in modo oculato - spiega il presidente del Civitavecchia Calcio, Patrizio Presutti - andando a coprire quelle caselle che magari a mister Bifini mancavano. Sono stati movimenti volti anche a permettergli di attuare più moduli».


Infatti l’ingresso di Pucino permetterà al tecnico di Grosseto di poter avere più scelte nel pacchetto arretrato e di poter inserire con costanza la difesa a tre. A centrocampo l’arrivo di Fatati aumenta le scelte e così si è potuto rimpiazzare adeguatamente l’assenza di Hrustic, fermato ad un infortunio.


Chi si è messo più in mostra è stato Ferrari, autore della doppietta all’esordio sul campo del Nettuno.


Per quello che si è visto in queste prime uscite, l’ex Tivoli dovrebbe occupare la casella di Luciani, quindi essere un raccordo tra centrocampo ed attacco.


«Per quanto riguarda la volontà di rinforzare ulteriormente la rosa - riprende Presutti - questo era un discorso che avevamo fatto ad agosto con i “soci” Raffaele Leggiero e Ivano Iacomelli. Avevamo deciso che se a dicembre avessimo occupato una posizione importante in classifica, saremmo intervenuti per migliorare la nostra rosa, già di per sé competitiva, così come dicono chiaramente i risultati, in quanto eravamo primi senza i tre nuovi acquisti».


E dobbiamo anche considerare il fatto che Manuel Vittorini nelle ultime due uscite ha praticamente giocato solo il secondo tempo, a causa di un problema che non gli permette di allenarsi come vorrebbe.


Quindi più volte Bifini sta collocando un Civitavecchia con due punte e un incursore dalla trequarti. Semplice situazione momentanea o uno scenario che potrebbe diventare consuetudine, così come la difesa a tre?


È sicuramente presto per dirlo, ma potrebbe anche succedere che, per scelta tecnica, in alcune partite particolarmente dure, lo staff tecnico possa decidere di partire con un attaccante in meno, e magari inserirlo a partita in corso, e irrobustire gli altri reparti.


Solo le prossime gare, quando si spera che Vittorini possa tornare al 100% e con la voglia di abbattere il record di 32 gol in una stagione con la maglia nerazzu
rra, potranno dirci qualcosa in più.


«Abbiamo aumentato la scelta - conclude Presutti - abbiamo aumentato la qualità e soprattutto la quantità. Ne siamo estremamente contenti, anche perché le prime due uscite sembrano averci dato ragione. Sappiamo benissimo che la strada è ancora lunga, pensiamo partita dopo partita, cercando di arrivare sempre più in alto e di fare il meglio possibile».


Mancano solo due gare al termine del 2022 per il Civitavecchia. Domenica la trasferta romana sul campo dell’Aurelio. Fino a qualche settimana fa sarebbe stato uno scontro diretto per la vetta, ma la flessione vissuta dai capitolini ultimamente ha cancellato questo discorso e, di conseguenza, far diventare i nerazzurri la favorita per vincere il match di domenica.


Il 23 dicembre, nella particolare collocazione del venerdì pomeriggio prenatalizio, ci sarà la sfida del Vittorio Tamagnini nel “classico” con la Favl Cimini.


In questo caso Ruggiero e compagni vorranno vendicarsi nell’uscita dalla Coppa Italia proprio con la formazione di Vignanello.


Ma, a dir la verità, di quella Cimini ora non resta moltissimo, a causa dei numerosi sconvolgimenti che ci sono stati nel gruppo oronero in fase di mercato, tra cui l’addio di mister Scaricamazza.


©RIPRODUZIONE RISERVATA