LADISPOLI – Area pubblica per programmare lavori di sicurezza ma privata se c’è da risarcire i cittadini. A distanza di anni però è arrivata la decisione del giudice che di fatto condanna il Comune a ripagare una cittadina per il crollo di un albero sulla sua auto. Bisogna tornare al 12 giugno 2019. C’è un forte temporale ed è un brutto risveglio per diversi abitanti perché un grosso pino alle 7.30 crolla su quattro vetture. Non si registrano feriti per fortuna ma vengono subito allertati i pompieri di Cerenova e i vigili urbani di Ladispoli che lavorano tutto il giorno per rimuovere i detriti e liberare la strada. «Il Comune doveva accertarsi che la manutenzione dell’area non fosse trascurata». È il tribunale di Civitavecchia a sancire la condanna del comune ladispolano che di fatto dovrà risarcire i danni, oltre 5mila euro, ad una donna che fece causa al municipio affidandosi ad un legale. La particolarità di questa storia è che non è una strada comunale bensì un’area privata ad uso pubblico. Una storia dunque che potrebbe aprire un precedente su tanti altri punti controversi. Inizialmente venne indicata una società privata come proprietaria del piazzale che però smentì. Nell’arco di quel periodo il Comune ordinò dei lavori di abbattimento di altri alberi nello stesso parcheggio per scongiurare ulteriori rischi attraverso un’ordinanza. Ma non lo fece prima di quella raffica di vento. L’area in cui si sono svolti gli eventi secondo il tribunale era priva di barriere di alcun tipo. Soddisfatto il legale della donna. «Ora il Comune – commenta Flavio Russoniello – deve assumersi la responsabilità rispetto alle aree ad uso pubblico. Non ci aspettavamo questa sentenza a dire il vero. Anche altri cittadini potrebbero beneficiare di questo tipo di situazione». Intanto l’assessore Veronica De Santis annuncia una ricognizione sulla città per capire se ci possano essere altre situazioni ingarbugliate come il piazzale del Messico.


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