TARQUINIA - Sul no al termovalorizzatore a Tarquinia cantano vittoria anche i consiglieri del Movimento cinque stelle alla Regione Lazio. «E’ un’altra battaglia vinta della quale siamo orgogliosi: la Regione Lazio ha detto no all’inceneritore di Tarquinia, rigettando la Valutazione impatto ambientale. E questo grazie all’emendamento del Movimento 5 Stelle, a modifica della Legge regionale 27/98 sulla gestione dei rifiuti, che vieta l’installazione di nuovi impianti di incenerimento e coincenerimento» .

«Una vittoria - aggiungono i grillini - per i cittadini e per un territorio che già presenta forti criticità ambientali e il cui fabbisogno non necessita di un impianto di tale portata, tanto più se questo andrebbe ad impattare negativamente sugli obiettivi di conservazione dei siti della Rete Natura 2000, con effetti devastanti sull’ambiente, sull’occupazione di suolo e sulle risorse idriche. La nostra attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini l’abbiamo dimostrata con coerenza e con i fatti e il divieto alla realizzazione di nuovi inceneritori nella nostra regione è stato un punto fermo per il quale ci siamo battuti in tempi non sospetti, ricevendo la giusta attenzione da parte di tutta la maggioranza in consiglio regionale. Non si realizzerà un inceneritore per il quale tutto il Viterbese, dagli enti alle associazioni, ai cittadini, ha espresso la propria contrarietà nella conferenza dei servizi, adducendo motivazioni di carattere ambientale e logistico, viste le 122mila tonnellate all’anno di ceneri pesanti che avrebbe rilasciato e un traffico previsto di circa 90 camion al giorno per il trasporto dei rifiuti». «Oggi - concludono i consiglieri del Movimento cinque stelle - l’emendamento che presentammo nel 2020 ha avuto una ricaduta concreta, a dimostrazione del fatto che quando si lavora senza preconcetti ideologici e senza recinti di parte, ma solo ed esclusivamente per il bene della comunità, i risultati si ottengono».