CIVITAVECCHIA - Domani la città di Civitavecchia riceverà la visita di Tatiana Bucci, una donna nata a Fiume nel settembre del 1937, di origine ebraica, superstite dell’olocausto.

Questa grande testimone del nostro tempo, invitata dalla Comunità di Sant’Egidio, incontrerà una nutrita rappresentanza degli studenti delle scuole secondarie superiori di Civitavecchia per raccontare loro la sua esperienza nel campo di Auschwitz.

La Comunità di Sant’Egidio ha organizzato questo evento presso l’Aula Consiliare del Comune di Civitavecchia “Renato Pucci” alle 10. Davanti agli studenti Tatiana Bucci sarà intervistata dallo storico e giornalista Roberto Olla. Sarà un vero e proprio dialogo e gli studenti, dopo averla ascoltata, potranno in prima persona fare interventi e domande.
Tatiana e la sorella Andra hanno vissuto la loro infanzia a Fiume, dove sono nate la prima nel 1937 e la seconda nel 1939. Fiume era stata negli anni precedenti una città cosmopolita, ma con il fascismo e l’introduzione delle leggi raziali nel 1938, il volto della città iniziò a cambiare in modo drastico.

La famiglia Bucich, questo era il vero cognome delle due sorelle, dovette mutare il nome in Bucci per italianizzarlo in ossequio alle leggi raziali. Dopo l’armistizio del ’43, Fiume diventa una delle zone controllate direttamente dai nazisti; il 28 marzo del 1944 Andra e Tatiana, rispettivamente all’età di 4 e 6 anni, in seguito ad una soffiata, vengono arrestate insieme alla madre, alla zia, al cugino Sergio ed altri familiari.

La famiglia fu prima portata nella risiera di San Sabba per due giorni prima di partire per Auschwitz-Birkenau dove arrivarono il 4 aprile del 1944.

Andra e Tatiana furono separate dalla madre e finirono nel “Kinderblock”, la baracca dei bambini destinati agli esperimenti del Dott. Joseph Mengele. Entrambe sopravvissero alle incredibili sofferenze. Alla fine della guerra, lasciato il campo di Auschwitz, per un breve periodo vennero adottate da una famiglia che le accolse, ma poi poterono riabbrcciare la loro madre che, sopravvissuta anch’ella, non si era mai rassegnata alla separazione delle due figlie e subito dopo la liberazione coinvolse tanti nella loro ricerca.

La Comunità di Sant’Egidio da tanti anni coltiva la memoria della Shoah ed è impegnata nella lotta all’antisemitismo e nella costruzione di relazioni solidali con le comunità ebraiche in tante città d’Europa e del mondo. Autorevoli rappresentanti della religione ebraica partecipano ogni anno alla Preghiera per la Pace, l’incontro di dialogo e preghiera con le grandi religioni mondiali che Sant’Egidio organizza fin dal 1987 dopo il primo che fu convocato da Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986.

All’incontro di domani saranno presenti rappresentanti del comune di Civitavecchia e della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia.

L’incontro vuole essere anche un testamento lasciato agli studenti per aiutarli a costruire un mondo migliore senza barriere, razzismi, campi di concentramento ed un mondo senza guerra.

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