Max Vismara

Rivoluzione “no traffic” in via della Verità ma stavolta con la variante di via Vetulonia aperta al traffico e piantonamento della polizia locale. Alle 7,45 in punto ieri mattina è scattata lo stop alle auto e come, nell’esperimento di qualche settimana fa, la via è diventata un’isola felice senza traffico. Stavolta sono comparse due transenne che delimitavano l’incrocio con via Vetulonia. La sindaca ha deciso di lasciare aperta questa strada ma solamente nella direzione di via Mazzini. Per garantire la sicurezza all’incrocio tra le due vie si è deciso di piantonarlo con un agente della locale. Ad eccezione di questa variante, tutto è andato come da copione: i bambini accompagnati dal pedibus sono arrivati sani e salvi fino alle porte della scuola e porta della Verità è rimasta chiusa. Ed proprio qui che casca il proverbiale asino, anzi sarebbe meglio dire che si ferma, visto che alla transenna fuori della porta non lo avrebbero fatto passare esattamente come i fornitori che sono arrivati dopo le 7,45.»

Verso le 8 meno dieci mi ha chiamato il ragazzo che porta il pane dicendomi che non l’avevano fatto passare e che dovevo andare a prendere il pane da solo a piazza del Teatro - racconta Gabriele Gasparini dell’Alimentari Fernando di via Mazzini – quindi sono andato a prenderlo con lo scooter, ma quando sono arrivato a porta della Verità non mi hanno fatto rientrare neanche con il motorino. A questo punto sono passato da porta Romana e ovviamente ho trovato un traffico allucinante. In sostanza ho perso un’ora di tempo e il corriere mi ha detto che se continua così non mi porta più il pane, visto che dovendo fare un giro per rifornire molti altri negozi per ovvi motivi non può arrivare prima da me, né tantomeno aspettare la riapertura visto che ha un giro da fare. In conclusione: da oggi (ieri ndr.) mi devo andare a prendere il pane da solo, e questo non va bene». Qualcuno tra i commercianti invece ha avuto fortuna e i fornitori sono riusciti ad arrivare prima della serrata, ma solamente perché in questo caso erano stati avvertiti dal commerciante.«Il mio è arrivato in tempo - dice Gianluca Nardi dell’omonima macelleria – ma solamente perché l’ho avvertito prima; ovviamente la cosa non gli è andata subito giù visto che ha dei tempi strettissimi per la consegna della carne e deve servire altre attività e questa cosa della chiusura gli scombina tutti gli orari. Stavolta è andata bene, ma se capita un qualsiasi imprevisto e ritarda, non può certo portarmi i quarti di bue a piedi da piazza Crispi. La sindaca aveva detto che avrebbe incontrato i commercianti per sentire le loro necessità, ma qui non si è ancora sentito nessuno». Altro effetto collaterale dell’iniziativa è il consequenziale incremento del traffico fuori porta della Verità e specialmente su via dei Mille che ieri mattina era letteralmente intasata di macchine che, non potendo svoltare su via della Pace, si sono riversate su questa strada.

«Un traffico incredibile – sbotta Antonio Di Stefano titolare dell’AD Grafica in via Mazzini - sono partito da casa mezz’ora prima per sicurezza, e ho fatto bene, perché nel tratto di Cassia tra Porta Romana e dove parcheggio solitamente, ho trovato un vero caos, sicuramente generato dal fatto che chiudendo il centro, alimenti ancora di più la bolgia che si crea ogni mattina fuori porta all’orario di punta. Io sono favorevole alla chiusura, ma ci deve essere organizzazione. E poi mi chiedo perché la sindaca non abbia organizzato un incontro con i commercianti della zona prima di chiudere. Abbiamo diritto ad avere voce in capitolo anche noi».

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