SANTA MARINELLA – La lista civica Il Paese che Vorrei interviene in merito alle esternazioni della Corte dei Conti sul bilancio del 2017. “Il quadro emerso dall’accertamento della Corte dei Conti – dice il portavoce della lista - evidenzia gravi irregolarità contabili nella gestione economica e patrimoniale del nostro Comune e della società Multiservizi. La relazione della magistratura contabile denuncia come l’amministrazione abbia arbitrariamente attribuito ai propri bilanci un’ingente quota del credito che spettava all’organismo straordinario di liquidazione, una dichiarazione di dissesto implica invece la rinuncia a gestire sia i debiti che i crediti pregressi. Cioè, dopo aver dichiarato il dissesto e fatto subentrare la Osl nella gestione del pregresso per evitare di dover gestire i debiti accumulati, il Comune avrebbe messo a bilancio, in positivo, parte di quei crediti pregressi che avrebbe invece dovuto gestire l’organismo straordinario di liquidazione. Una tale attribuzione sarebbe stata peraltro possibile, oltre che conveniente, con una dichiarazione di predissesto, ipotesi sostenuta a suo tempo dal Paese che Vorrei proprio per l’opportunità che questa procedura avrebbe offerto nella gestione complessiva di debiti e crediti, con tempi e modi maggiormente sostenibili per la comunità. L’accertamento contabile dello Stato, come prevedibile, ha rilevato l’illegittimità di questa operazione e ora il nostro Comune dovrà tempestivamente riequilibrare i bilanci, che si traduce nel permanere dell’imposizione fiscale alle massime aliquote e taglio dei servizi ai cittadini”. “La Corte dei Conti – continua il Pcv - riscontra inoltre lacune sull’inventario dei beni pubblici che dovrebbero costituire il patrimonio della nostra collettività e la cui corretta gestione dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari. Come sappiamo, invece, questa amministrazione si ricorda dei beni comuni solo quando si tratta di tentare di cederne il controllo ai privati, impoverendo di fatto il patrimonio collettivo. Infine, ma non meno grave, la Corte dei Conti rileva che l’amministrazione Tidei ha gestito i contratti con la Santa Marinella Servizi in assenza di regolare documentazione che comprovi il valore delle prestazioni rese e la congruità delle tariffe applicate e che certifichi la convenienza per la collettività da cui deriva la legittimità dell’affidamento diretto dei servizi. La mala gestione della Santa Marinella Servizi, oltre a portare alla mente vicende dove dietro la mancanza di trasparenza si celava uno spreco di denaro pubblico finalizzato a distribuire incarichi inutili a fronte di compensi e rimborsi spese, testimonia come l’amministrazione non riesca a considerare la nostra partecipata come un’opportunità di servizio ai cittadini”.©RIPRODUZIONE RISERVATA