SANTA MARINELLA – Nel weekend l’Open Studio con gli artisti ucraini e italiani in residenza al castello di Santa Severa. Il maniero si tinge con i colori dell’arte e della scultura per dare forma ad una mostra condivisa da un gruppo di artisti ucraini e italiani. Un viaggio alla scoperta delle riflessioni e degli stati d’animo, in particolare degli ucraini, i quali attraverso le loro opere esprimono la sofferenza provata per il loro Paese in questo determinato momento storico. Si tratta della conclusione del primo capitolo laziale di Et in Arcadia ego a cura della Quadriennale di Roma, un ampio progetto elaborato su invito del Ministero della Cultura, realizzato con il sostegno della Regione Lazio e della Fondazione di Sardegna, dove la residenza proseguirà per altri due mesi, all’interno della piattaforma progettuale Arte Condivisa in Sardegna, in collaborazione con la sede di Cagliari dell’Istituto Europeo di Design. Un’occasione importante per promuovere le residenze artistiche in Italia per giovani autori. Insieme agli artisti ucraini Dariia Chechushkova, Danylo Galkin, Mykola Ridnyi, Sasha Roshen, agli autori italiani Edoardo Aruta e Caterina Morigi e alle curatrici ucraine Valeriia Pliekhotko, Sofia Yukhymova e Gaia Bobò curatrice in residenza alla Quadriennale di Roma, sarà possibile intraprendere un percorso strutturato che connette la scena creativa ucraina con quella artistica italiana, ospitato nel castello di Santa Severa, celto come luogo di residenza per la sua posizione affascinante.

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