Annamaria Lupi

Bentornate mascherine. Ritornano quelle colorate che regalano allegria e voglia di stare insieme, quelle del Carnevale. Decisamente in anticipo rispetto agli anni passati, a Viterbo si inizia a pensare e a programmare gli eventi carnascialeschi.

Ieri pomeriggio Lucio Matteucci, patron della nuova era del Carnevale viterbese - lo ha riportato in auge dopo decenni di oblio - insieme a un folto gruppo di rappresentanti della manifestazione, ha incontrato l'assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi per illustrare il progetto che vedrà, dopo due anni di stop, di nuovo sfilare per le strade della città i carri allegorici e i gruppi mascherati. Un incontro proficuo, come spiega un soddisfatto Matteucci. «Il Comune ha trovato molto interessante il progetto, anche per la sua rilevanza sociale». Il vicesindaco, esprimendo la disponibilità dell'amministrazione, ha dichiarato anche la volontà di individuare una forma di contributo finalizzata a stanziare una somma abbastanza cospicua in virtù dell'importanza della manifestazione. Tanto per dare un'idea: «Nel 2020 - rammenta l'ideatore - nei tre giorni di eventi hanno partecipato oltre 20mila persone. Hanno sfilato 1100 figuranti, 15 carri allegorici e 22 gruppi mascherati». Matteucci anticipa poi una novità: un nuovo percorso. «Se l'amministrazione ci darà il benestare, la sfilata entrerà da Porta Romana - abbiamo già preso le misure, i carri ci passano -, scenderà in piazza del Comune, poi Sacrario, via Marconi fino a piazza del Teatro dove sarà allestito un mega palco. I carri si disporranno in circolo e in mezzo tutta la piazza che balla».

Il corteo colorato potrebbe sfilare sabato 18 febbraio e il martedì grasso. La scelta del sabato non è casuale. «Per non dare fastidio agli altri Carnevali della provincia. Le persone potrebbero venire a Viterbo il sabato e la domenica andare negli altri Comuni per godersi un lungo weekend di Carnevale».

Oltre a Vitorchiano, Vetralla e Nepi che hanno già partecipato alle edizioni precedenti, gli organizzatori del Carnevale viterbese intendono coinvolgere anche altri paesi della provincia. «Ognuno potrà portare un carro in rappresentanza della propria cittadina».A tale proposito Lucio Matteucci conclude ricordando che «i capannoni del Carnevale viterbese sono a disposizione gratuitamente per costruire carri, stare insieme, socializzare. Lo scopo sociale è anche quello».