LADISPOLI - «Buongiorno, siamo una famiglia di tre persone, lavoriamo entrambi e per motivi di lavoro dobbiamo trasferirci in città. Abbiamo bisogno di affittare una casa, ma tutti gli annunci parlano di affitti di breve durata, da ottobre a maggio. Qualcuno può aiutarci? Come è possibile non riuscire a trovare nulla?». È una delle tante domande che “affolla” le pagine facebook dei gruppi di Ladispoli e Cerveteri. Gente pronta a trasferirsi, a cambiare vita, per poter godere del mare senza rinunciare alla vicinanza con la Capitale. Ma a quanto pare, se negli anni passati trovare un immobile dove trasferirsi, in affitto, era più semplice, ora sembra un’odissea. Le case non mancano. Molti gli annunci sia sulle pagine preposte che sui social. Ma ormai i proprietari disposti a contratti di lunga durata (il classico 4+4 o il 3+2) sono diventati una rarità. Una situazione, come denunciato da diversi cittadini diventata «drammatica». «Ci sono persone, famiglie, anziani del posto, che non riescono a trovare casa pur essendo pagatori - scrive un cittadino sui social - Tra poco dovranno lasciare l’appartamento dove sono, e correttamente lo lasceranno, ma non sanno dove andare. Tutti affitti stagionali, tutti proprietari che, scottati da esperienze vissute o apprese, comprensibilmente non vogliono vincolarsi troppo e a giugno rivogliono l'appartamento senza che nel frattempo ci si insedi la residenza, anche per riaffittarlo 2/3 mesi d'estate a canoni da capogiro». Situazione confermata anche da alcuni agenti immobiliari che si ritrovano con pochi appartamenti a disposizione e che nella maggior parte dei casi solo a tempo determinato, al massimo per 18 mesi, con i proprietari che spesso chiedono contratti a canone concordato. E in molti puntano i riflettori su quello che sarebbe il vero problema: il rischio di occupazione dell’abitazione affittata. «Un amico per far liberare il suo appartamento che pagava 800 euro di mutuo ci ha messo 3 anni perché l’affittuario ha pagato 5 mesi poi niente più. Oltre a ritrovarsi nei casini perché la rata del Mutuo continuava gli ha distrutto casa», scrive ad esempio Francesco. E ancora: «Ho un appartamento affittato e l'inquilina da febbraio non paga e nonostante sfratto esecutivo e ingiunzione del tribunale non se ne va e l'ufficiale giudiziario non viene», gli fa eco Paolo. Una paura, questa, diventata ancora più forte dal sorgere dell’emergenza sanitaria, due anni fa, con la crisi occupazionale. In molti a causa dei lockdown e delle restrizioni hanno infatti perso il posto di lavoro non riuscendo più a garantire il pagamento degli affitti. A questo, ora va ad aggiungersi anche il caro prezzi con i salari sempre più bassi o rimasti invariati. Poi c’è anche l’altro risvolto della medaglia: c’è chi decide di applicare gli affitti brevi per poter avere degli introiti, magari di molto superiori, durante il periodo estivo, chiudendo così la porta a chi invece ha la necessità di avere un’abitazione stabile per tutto l’anno e magari non può permettersi l’acquisto di un’abitazione propria.


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