TARQUINIA - È morta a 73 anni Rita Calore, la mamma di Stefano e Ilaria Cucchi, dopo un cancro che le era stato diagnosticato da qualche anno, nel 2019.

Rita Calore non ha mai smesso di chiedere giustizia per il figlio Stefano Cucchi, morto a 22 anni, il 15 ottobre 2009, mentre era sottoposto a custodia cautelare da parte dei carabinieri. «Ammazzato di botte»: hanno stabilito 13 anni quasi di processi e 15 sentenze. Tutti condannati, nell’aprile scorso, gli otto carabinieri imputati nel processo depistaggi sul caso Cucchi.  Mentre la Cassazione ha confermato la condanna in via definitiva per altri due imputati, per l’omicidio preterintenzionale.

Una sentenza di fronte alla quale, il 4 aprile scorso, Rita Calore aveva detto: «Finalmente è arrivata giustizia dopo tanti anni almeno nei confronti di chi ha picchiato Stefano causando la morte».

La mamma di Stefano Cucchi non ha mai smesso, insieme con il marito Giovanni e la figlia Ilaria (oggi senatrice eletta nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra) di chiedere giustizia, di portare in giro la gigantografia del 22enne, con il volto livido per il pestaggio e gli occhi già chiusi per la morte.

«Davanti a quel corpo, abbiamo giurato che verità e giustizia sarebbero venute fuori, che l’avremmo fatto per lui», le parole di Rita Calore.«Questa storia ci ha distrutto fisicamente ed economicamente - aveva raccontato due anni fa - abbiamo passato momenti terribili, abbiamo chiesto prestiti in banca per far fronte alle spese del processo. Il lavoro ne ha risentito, lo studio, dove lavorava anche mia figlia Ilaria, è andato sempre peggio, alcuni nostri dipendenti sono andati via. Per dieci anni non ho mancato un’udienza, poi mi sono ammalata prima io, poi mio marito».

Nel maggio scorso, Rita Calore e suo marito Giovanni, erano stati investiti da un’auto pirata mentre, insieme con una coppia di amici stavano andando a Tarquinia. Lei aveva riportato la frattura di una spalle mentre il marito quella del ginocchio.