S. MARINELLA – Nel corso di un intervento televisivo sul canale social Talk City tv, l’assessore alle Attività produttive Emanuele Minghella ha espresso chiaramente il suo pensiero sul progetto di ristrutturazione della Passeggiata al Mare. “Questa struttura – ha detto Minghella - è come un’anziana signora di 73 anni, che è stata bellissima in gioventù, ma che ora ha bisogno di un restyling”. Anche il sindaco Pietro Tidei ha voluto ribadire in un comunicato che non ha assolutamente pensato di abbandonare l’idea, ma che i tempi stretti portano, per forza di cose, il progetto a venire riconsiderato nella prossima legislatura. “La nostra è una città che spesso non ha il coraggio – spiega l’assessore - il coraggio di rompere gli schemi, quel sasso lanciato nello stagno con acqua ferma da troppo tempo, in cui si pensa di tutelare alcune economie a discapito di altre. Ho sentito parlare di cementificazione e privatizzazioni, tutto può essere fatto meglio, ma anche peggio. Io seduto in quel nuovo luogo mi ci metterei”. Ovviamente si è aperto un dibattito in cui sono stati espressi alcuni pareri. “Sulla carta è bello – dice Di Stefano - ma poi conoscendo la nostra predisposizione a non mantenere pulito il verde pubblico, credo che diventerà un ricettacolo di topi. Concordo che quella passeggiata, così com’è è insignificante, ben venga una riqualificazione, ma moderata, senza opere pesanti difficili da mantenere”. Interviene anche il consigliere di minoranza Francesco Fiorucci. “Sfido chiunque venga interpellato sulla necessità di ristrutturare la Passeggiata, a rispondere di no – afferma Fiorucci - la ristrutturazione è sicuramente una necessità. Ciò che è sindacabile è la modalità, il danno economico per il Comune e quindi per la collettività e la destinazione che vogliamo dare all’attrazione turistica, sociale, sportiva e culturale più importante della nostra città”. Più critico l’ex assessore Emanuele Crespi che afferma che “le cose belle, sono quelle che sono possibili, hanno avuto cinque anni per fare una proposta e non penso che se una maggioranza crede su un progetto, al primo abbaio lo ritiri. I primi ad essere scettici sono proprio quelli dell’attuale maggioranza, dato che hanno capito che era un colpo grosso per gli investitori e un danno economico per la città”.