Veronica Olivi

«La Regione Lazio prima ci commissaria e poi spinge per farci entrare in Talete, una società che ha già un piede nella fossa e che di conseguenza allo stato attuale non riuscirebbe in alcun modo a prenderci in carico». Il sindaco di Bagnoregio Luca Profili definisce quella appena descritta come una situazione “paradossale”, proprio nei giorni in cui si è riacceso il dibattito sul futuro della società idrica partecipata del Comune di Viterbo. Dopo il ricorso al Tar presentato dal capoluogo insieme ad altri cinque Comuni della Tuscia contro le procedure per la cessione di quote ai privati, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale straordinario di mercoledì sul tema è stato anche ufficializzato lo stato di pre dissesto di Talete, con l’amministratore unico Salvatore Genova che ha a disposizione 30 giorni di tempo per mettere a punto il piano di risanamento.

«Bagnoregio è stato commissariato dallo scorso 24 marzo – spiega Profili – e stiamo continuando a gestire il servizio, nonostante il fatto che Talete non sia ancora riuscita a prenderci in carico. La cosa incredibile è che la Regione Lazio ci ha costretto a entrare in una società sull’orlo del fallimento, come stiamo vedendo in questi giorni, senza considerare che l’ingresso di un Comune commissariato provocherebbe un innalzamento dei costi insostenibile per i conti di Talete giunti a questo punto».

«Stiamo aspettando delle risposte che però tardano ad arrivare – aggiunge – tra la situazione fallimentare della società, che non permette alla stessa di fornirci chiarimenti, e la Regione, che nel frattempo è sparita nel nulla, non mette soldi e però vuole costringere i Comuni come il nostro ad entrare in Talete facendo pressione sull’amministratore unico Genova. Non possiamo più tollerarlo».

Se le risposte continueranno a farsi attendere, il primo cittadino di Bagnoregio ha già chiaro come procedere. «Aspetterò ancora per poco, poi andrò in Procura a denunciare il fatto perché non intendo in alcun modo addossarmi ulteriori responsabilità rispetto a quelle che mi sono preso in questi anni».