LADISPOLI - Mentre a Ladispoli i cittadini, nel mese di settembre, hanno pagato l’ultima bolletta relativa al servizio idrico, alla Flavia Servizi passando di fatto ad Acea Ato2, nella vicina di Marina di San Nicola, nei prossimi mesi nulla cambierà per i residenti che continueranno a pagare il consorzio per il servizio offerto. Il motivo è semplice: essendo Marina di San Nicola un consorzio, con alcuni servizi di gestione tra cui anche l’idrico, fino al passaggio dello stesso al Comune di Ladispoli, Acea Ato2 non potrà vantare alcun emolumento. Il risultato è semplice da immaginare: la tariffazione, e dunque le bollette, resteranno invariate. Una bella differenza, da invidia, si potrebbe azzardare, per i cugini ladispolani che invece nei prossimi mesi avranno a che fare con le prime “sorprese” inoltrate dall’Acea e che senza ombra di dubbio porteranno come regalo anticipato di Natale, un bell’aumento. Fino alla fine il Comune ladispolano, insieme ad altri comuni dell’Ato 2, ma anche dell’Ato1, hanno provato a dare battaglia per scongiurare quella che di fatto potrebbe essere vista come una privatizzazione del servizio idrico, ma anche all’ultimo grado in tribunale, i giudici hanno stabilito che l’acqua da ora in poi dovrà essere assoggettata all’Ato di pertinenza, a dispetto del referendum popolare che aveva portato l’intero Paese a scegliere per l’acqua pubblica.


LE CASETTE DELL’ACQUA
In questi giorni, inoltre, i riflettori sono stati puntati sulle casette dell’acqua dislocate per il territorio e di pertinenza di Flavia Servizi. Al passaggio del servizio idrico all’Acea Ato 2, la municipalizzata del Comune aveva annunciato la disattivazione del servizio in attesa che fosse ripristinato proprio da Acea. Sull’argomento, dopo i vari post sui social da parte dei cittadini che lamentavano il disservizio, l’ex sindaco Crescenzo Paliotta aveva commentato spiegando che le casette dell’acqua installate dalla Flavia resterebbero di pertinenza della stessa municipalizzata (che dunque potrebbe continuare ad erogare il servizio) e che Acea provvederà, nel futuro prossimo, all’installazione di casette di sua pertinenza, dove il costo del servizio sarà poi addebitato sulla bolletta degli utenti finali.


Ma a quanto pare, se è vero che le casette dell’acqua restano di pertinenza della municipalizzata del Comune di Ladispoli, è anche vero che la stessa Flavia, per poter continuare ad erogare il servizio, dovrà prima stipulare una convenzione con Acea, andando, cioè, a versare le somme dovute (per il consumo idrico) alla Spa. Una vera e propria “odissea” per i ladispolani che a questo punto si augurano di non dover fare i conti con bollette più alte, rispetto a quelle pagate fino ad oggi (in un momento in cui anche il costo dell’energia elettrica e del gas sta aumentando considerevolmente).


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