MONTEFIASCONE - Sopralluogo da parte delle guardie zoofile Oipa di Viterbo nel canile del colle faisco.


E sono proprio le Gez dell’Oipa - organizzazione internazionale protezione Animali - sollecitate da ripetute segnalazioni, a spiegare a quali accertamenti sia stata sottoposta la struttura.


«E’ stato svolto un lavoro meticoloso, disciplinato dalle normative esistenti, per poter far riconoscere ai cani il diritto alla vita in qualsiasi condizione anche nel periodo transitorio di ricovero nel canile». Stando a quanto si apprende sarebbero state rilevate «“criticità” importanti per effetto delle quali sono in corso indagini giudiziarie. Tutto ciò che era in potere delle GEZ è stato fatto anche nel rispetto delle istituzioni di seguito coinvolte al fine di realizzare, in modo efficace, il risultato di migliorare il benessere dei cani detenuti all’interno del canile». Le guardie zoofile «auspicano - si legge nella nota - che l’amministrazione Comunale, che ringraziamo per la collaborazione, possa ultimare, a breve, i lavori strutturali iniziati su nostre prescrizioni e vigilare con maggiore attenzione sulla gestione della struttura in quanto le precedenti si sono rivelate inadeguate, e garantire la presenza delle associazioni di volontariato animalista, di cui Art. 23 LR 34/97 che presentino i requisiti previsti dall'articolo 3, comma 3 della legge 11 agosto 1991, n. 266 (legge quadro sul volontariato) ed iscritte nel registro regionale di cui all'articolo 3 della legge regionale 28 giugno 1993, n. 29 come modificato dall'articolo 1 della legge regionale 23 maggio 1996, n. 18». Le Gez, infine, affermano: «Le dicerie diffuse impropriamente on line sull’argomento non hanno di certo prodotto risultati positivi, anzi hanno alimentato e giustificato comportamenti inopportuni e inappropriati che nulla hanno a che fare con il benessere degli animali».