«Non c’è più tempo, servono risposte immediate dalla politica. Le luci della città si stanno spegnendo». Arriva a gran voce il grido unanime dei “Commercianti Esasperati” viterbesi, che ieri pomeriggio a La Quercia hanno organizzato un incontro-dibattito insieme ad alcuni rappresentanti dell’istituzione comunale sul tema del rincaro delle tariffe, che ormai sembra non lasciare più scampo.

«A causa delle difficoltà economiche le persone in questo momento scelgono di eliminare ‘il superfluo’ – ha dichiarato Gianfranca Baccigaluppi del Caffè Marini – si rinuncia all’aperitivo e alla consumazione serale al bar, ma prima non eravamo superflui. Sembra davvero che si voglia bastonare continuamente chi ha deciso di fare impresa, siamo tutti sulla stessa barca». A farle eco altri gestori di attività commerciali locali, che ammettono di fare fatica ad arrivare alla fine del mese. «In questo scenario il credito di imposta non aiuta, non è immediato – ha proseguito Baccigaluppi – e l’abbattimento del 10% sulla bolletta sembra più un’elemosina che altro».

Presenti all’incontro anche Luisa Ciambella, candidata per il Terzo Polo al collegio uninominale di Viterbo e i consiglieri di opposizione Alessandra Troncarelli e Francesca Sanna (Pd) e Matteo Achilli (Fratelli d’Italia). «Il 26 ci sarà una situazione nuova al governo e si dovrà intervenire – ha commentato Ciambella – oggi sono qui per prendermi un impegno per il dopo, partendo dalla conoscenza di quelle che sono le vostre istanze». Per Troncarelli in questa situazione «non si doveva andare alle elezioni nazionali. Si stavano già predisponendo dei pacchetti e delle misure così come era stato per il Covid. E adesso il Comune invece di pensare alle luci natalizie dovrebbe studiare misure per evitare la chiusura delle attività». Anche perché, con i costi delle bollette alle stelle, quest’anno nessuno penserebbe alle illuminazioni. Per Achilli una possibile soluzione potrebbe essere quella di prevedere un capitolo di bilancio ad hoc a sostegno dei commercianti viterbesi, come nel periodo pandemico. «Oggi è già tardi – ha aggiunto – e in più venite da tre anni difficili con tanti mancati incassi. C’è da lavorare tutti insieme». Nel frattempo i consiglieri presenti si sono impegnati a raccogliere le istanze dei commercianti e a riportarle agli uffici per capire come intervenire dal punto di vista normativo. E forse anche in un Consiglio straordinario dedicato, a cui i proprietari delle attività hanno chiesto di poter prender parte.

Veronica Olivi