MONICA DI LECCE

VITERBO - Oggi è La Provincia a fare notizia. Lunedì, presso le Terme dei Papi, si è tenuta la presentazione dell’ultimo “nato” nella famiglia del quotidiano di Civitavecchia che conta quasi due decenni di storia. La festa per “La Provincia di Viterbo” non è stato il solito evento autocelebrativo ma l’occasione per riflettere sull’informazione, lo sviluppo del territorio, la sinergia tra Viterbo e Civitavecchia e il modo di raccontarla.

A fare gli onori di casa la direttrice Alessandra Rosati, il fondatore del quotidiano Massimiliano Grasso e la presidente della cooperativa editoriale, Cristiana Mori.

In sala tante le autorità civili, militari e religiose presenti: dai sindaci di Viterbo, Civita Castellana, Bolsena e Bagnoregio, Frontini, Giampieri, Dottarelli e Profili, al deputato Mauro Rotelli, dal presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Pino Musolino, al rettore dell’Unitus, Stefano Ubertini, ai vertici delle Forze dell’Ordine. Il prefetto AntonioCananà, impossibilitato a presenziare, ha salutato così il nostro quotidiano: “accolgo con estremo piacere la notizia che un nuovo quotidiano sarà presente nel territorio di questa Provincia, andando ad arricchire il panorama degli organi di stampa esistenti.

Ritengo prioritario il ruolo dell’informazione anche in un’ottica di tutela del cittadino e di consapevole sviluppo dell’opinione pubblica, auspico che possa instaurarsi un rapporto di corretta collaborazione nel rispetto dei ruoli assegnati. Nel formulare, pertanto, i migliori auguri di buon lavoro per questa “nuova” avventura, colgo l’occasione per porgere i sensi della mia più viva cordialità”.

Nel presentare la nuova avventura editoriale, la direttrice Alessandra Rosati, ha sottolineato come il quotidiano “nato circa vent’anni fa è cresciuto nella forma e nella sostanza” soffermandosi, poi, sulle tappe che hanno segnato la crescita e lo sviluppo del giornale a cominciare dalla diffusione che da Civitavecchia si è estesa alla fascia del litorale che va da Fiumicino a Montalto-Tarquinia passando per Ladispoli e Cerveteri; per proseguire con il formato: da uno più grande in bianco e nero fino al mini-tabloid a colori.

“Oggi vogliamo fare un ulteriore passo in avanti - ha detto - con l’approdo a un territorio che è la prosecuzione naturale, non solo da un punto di vista geografico ma anche economico. Un percorso quindi che parte da Civitavecchia e arriva a Viterbo. Compiamo questo passo percorrendo un doppio binario: il rafforzamento dell’informazione locale con la nascita dell’edizione di Viterbo e con l’ingresso della cronaca nazionale che mancava. In edicola arriva così un prodotto editoriale completo”.

La direttrice ha ricordato che “poniamo grande attenzione a quelle dinamiche della provincia di Viterbo che è impegnata a costruire un rilancio importante per lo sviluppo economico, sociale, culturale e turistico. Stiamo guardando con grande attenzione anche alle opportunità che la città di Civitavecchia può offrire alla Tuscia”.

Un assist colto dalla sindaca di Viterbo, Chiara Frontini: “Questo progetto -
ha detto - che lancia l’ancora a una nuova voce libera dagli schemi, da costrizioni, può essere solo che benvenuto in un territorio come questo. Non ho fatto mai segreto che tra gli obiettivi strategici di questa amministrazione c’è anche quello di lavorare in un’ottica di area vasta. Avere un comune capoluogo che in maniera sinergica progetta e immagina uno sviluppo condiviso con altre realtà rappresenta un punto importante. Quindi avere una nuova testata significa avere un nuovo strumento attraverso il quale fare rete”.

Dopo di lei ha preso la parola Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia.

“Mai come in questo momento - ha detto - c’è bisogno di un giornalismo serio, una pluralità di voci”. Sottolineando che la Provincia è edita da una cooperativa di giornalisti, Musolino ha rimarcato come questo garantisca la “libertà” del giornale stesso. Ha poi richiamato l’attenzione sulla strategicità del porto di Civitavecchia. “Io vorrei che si cominciasse a pensare a un porto non più come un luogo in cui si sposta la scatola dal punto a al punto b, ma come occasione di recupero di un territorio, opportunità per investire in nuove tecnologie e in nuove energie. C’è poi il nostro punto di forza: la crocieristica. Quest’anno, ancora influenzato dal post-covid, arriveremo a un milione e 600mila passeggeri (nel 2019 Civitavecchia faceva 2,7 milioni di crocieristi, ndr). Una ricchezza che non si è riversata sul territorio. Allora propongo: diamo un prodotto turistico di livello, diversifichiamo l’offerta turistica per ogni gusto, promuoviamo e raccontiamo quell’offerta. Abbiamo sempre raccontato poco, non perché non siamo stati capaci a farlo ma perché abbiamo fatto poca rete”.

A tirare le somme Massimiliano Grasso, richiamando le basi comuni tra i due territori che possono essere le leve per attrarre turismo ed investimenti e produrre sviluppo. “L’intento del giornale - ha detto - è di offrire una voce univoca. Dare un’informazione completa in questo quadrante”. Grasso ha concluso ricordando l’interazione tra l’informazione cartacea e tecnologia. “Continuiamo, nonostante tutto, a puntare sulla carta, unita al web con il sito Civonline.it, ma al tempo stesso siamo stati i primi - ha detto - a dare l’informazione con il qrcode, creando una tradizione innovativa che speriamo ci consenta tra qualche anno di essere ancora qui a celebrare il raggiungimento degli obiettivi condivisi con i territori”.

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