FIUMICINO - Un’altra notte di caos per la viabilità a Fiumicino. A causa del distaccamento di due pezzi di intonaco dalla struttura del viadotto di via dell’aeroporto, la circolazione è stata bloccata da domenica. In azione le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Misericordia.


Il problema riguarda la parte sottostante del viadotto, ora in parte off limits, viadotto che comunque resta aperto alla circolazione in entrambi le direzioni, verso Ostia e verso l’aeroporto.


Via Alessandro Marchetti è fruibile per scendere su viale del Lago di Traiano, che a sua volta è diventata a doppio senso di marcia, com’era una volta.


Preoccupato il sindaco Esterino Montino: «A causa della caduta di calcinacci e di pezzi di cemento dal viadotto di via dell’Aeroporto sul corridoio C5 – ha detto – dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, nel tardo pomeriggio di ieri siamo stati costretti a chiudere il secondo tratto del Corridoio in uscita dalla città».


«Il viadotto, com’è noto, continua ad avere problemi di carattere strutturale per i quali è in programma che venga demolito e rifatto – ricorda il sindaco -. I lavori, in questo senso, non sono ancora iniziati. Ma in questa fase Anas avrebbe dovuto e deve garantire il funzionamento in sicurezza. Anas è in grave ritardo, nonostante il Comune ormai da anni abbia previsto la viabilità alternativa, proprio in vista dell’intervento sul viadotto. Stiamo parlando della strada principale che dall’aeroporto va a Ostia e viceversa con un flusso di 3500 auto all’ora nei momenti di punta. Non è chiaro cosa si stia aspettando e quali siano i reali programmi di Anas».


«Purtroppo avremo una grave ricaduta sul traffico – sottolinea Montino -. Mi auguro che si attivi un pronto intervento di Anas per evitare ulteriori cadute di materiale sul Corridoio o su altri tratti e ci si sbrighi a dare il via all’intervento definitivo».


«Più volte abbiamo sollecitato l’intervento – aggiunge -, e anche con Adr avevamo concordato la realizzazione di una rotatoria che avrebbe aumentato i livelli di sicurezza in prossimità della vecchia stazione di Porto. Ma anche su quello registriamo ritardi».


CAMBIO VIABILITA’


«Intanto la viabilità cambia in questo modo – spiega -: il Corridoio C5 rimarrà chiuso; via del Lago di Traiano sarà a doppio senso di marcia nel tratto che va da Coccia di Morto fino alla rotonda di via Carlo del Prete che permette di raggiungere l’aeroporto; da Via Portuense non si potrà andare in direzione Via Lago di Traiano; i veicoli che arrivano da Parco Leonardo su via del Lago di Traiano hanno l’obbligo di imboccare la rotatoria all’ intersezione con Via Carlo del Prete per andare verso Coccia di Morto o vero l’aeroporto».


«La Polizia Locale e l’assessorato ai Lavori Pubblici stanno predisponendo transenne e segnaletiche per indicare questa nuova viabilità che ci auguriamo sia davvero transitoria – conclude -. Raccomando, comunque, massima prudenza».


NUOVO CAVALCAVIA


E a distanza di poche ore dal crollo, il Sindaco fa sapere che «Anas ha assicurato che già in queste ore interverrà la squadra di pronto intervento per eliminare dal viadotto di via dell’Aeroporto tutte le parti pericolanti e garantire la sicurezza a chi transita sotto il viadotto. A seguito di questo, nell’arco di pochissimi giorni, il Corridoio C5 potrà essere riaperto».


«Abbiamo concordato con Anas che nelle prossime settimane presenteremo ufficialmente il progetto del nuovo cavalcavia che verrà realizzato dopo la demolizione dell’attuale – spiega il sindaco – progetto per il quale è già prevista la consegna delle aree di cantiere per la fine di settembre. Quindi i lavori partiranno a stretto giro. Da quel momento, naturalmente, la viabilità subirà dei cambiamenti che dureranno per il tempo necessario all’intervento».


«In questo quadro – conclude – è sempre più urgente la realizzazione della rotatoria concordata con Adr all’altezza della vecchia stazione di Porto e la consegna, da parte della Città Metropolitana al Comune di Fiumicino, dell’ultimo tratto del Corridoio C5 fino a Parco Leonardo che formerà una nuova complanare accanto all’autostrada».


L’IRA DELLA POLITICA


«Ancora una volta il viadotto di via dell’Aeroporto subisce restrizioni di viabilità per la caduta di pezzi di intonaco. E qui rientriamo nel rimbalzo di competenze e nei ritardo nei lavori urgenti da fare. È un’arteria dove transitano 3500 veicoli l’ora e che collega Ostia, Isola Sacra, Fiumicino e l’aeroporto internazionale (mobilità già resa difficile dall’annoso problema del Ponte della Scafa). La mancanza di interventi strutturali e definitivi ma anche di quelli di manutenzione rende la vita della gente, in particolare di Fiumicino, sempre più complicata. Ieri sera il capogruppo di Fdi Stefano Costa mi ha informato di questa vicenda.


Dobbiamo richiedere ad Anas, a cui la Regione Lazio ha lasciato la gestione dell’arteria, di intervenire immediatamente, verificare le condizioni del viadotto, fare manutenzione e contemporaneamente avviare i lavori del nuovo viadotto. Caro governo, cara Anas è urgente», il commento di Luciano Ciocchetti, esponente di Fratelli d’Italia.


Parole a cui fanno eco quelle del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale: «Il rimpallo di responsabilità che ha portato ad un nuovo allarme sullo stato del viadotto di via dell’aeroporto è francamente inaccettabile», dice Alessio Coronas.


«Sono anni – prosegue – che Comune di Fiumicino, Astral prima e Anas poi lasciano che le cose vadano avanti senza intervenire. Dopo l’allarme lanciato da un’inchiesta del Faro online nel 2016 qualcosa si mosse, ma poi tutto si è fermato. Io stesso nel 2018 presentai un’interrogazione sul tema, proprio per sottolineare la lentezza rispetto alle soluzioni da adottare.


Adesso siamo nel 2022, e il problema è rimasto tale. Non c’è da meravigliarsi se l’economia italiana, e in particolare di Fiumicino, stenti a decollare; con questi tempi di reazione non andiamo da nessuna parte.


E, cosa grave, da un lato si mettono a rischio i cittadini, dall’altro aumentano i costi di intervento».


«Spero – conclude Coronas – che il campanello d’allarme di queste ore sia quello giusto per svegliare burocrati e politici che hanno responsabilità amministrative, ad ogni livello».