CERVETERI - Cimiteri comunali lasciati al degrado e all’incuria. A tornare, ancora una volta, a puntare i riflettori sulla situazione delle strutture, è il consigliere d’opposizione Gianluca Paolacci. «Da settembre - ha detto - dobbiamo iniziare a programmare degli interventi per la loro riqualificazione. Da tempo infatti i cittadini ci segnalano situazioni di incuria. Al Sasso - ha aggiunto il consigliere d’opposizione di Cerveteri - ci troviamo innanzi a scenari veramente indecorosi. Stessa situazione si presenta anche al cimitero di Ceri che richiederebbe degli interventi di manutenzione e risistemazione generale». E visto lo stato di abbandono in cui versano questi luoghi per il consigliere una cosa è certa: «Quanto ci dicevano i cittadini è vero: nelle frazioni c’è l’assenza delle istituzioni. Noi non vogliamo cittadini di serie A e cittadini di serie B». Ma oltre al problema di degrado, c’è un altro aspetto legato ai cimiteri del comune etrusco: mancano i loculi. Già prima delle elezioni amministrative di giugno scorso i posti rimanenti erano veramente esigui (si potevano contare sul palmo di una mano). Situazione che negli anni ha costretto i residenti del territorio etrusco, in caso di sepoltura, a doversi rivolgere ad altri comuni, uno tra questi proprio la vicina Ladispoli che aveva messo a disposizione alcuni dei loculi presenti all’interno del cimitero sulla Settevene Palo. Concessione data dall’allora sindaco ladispolano Crescenzo Paliotta ma successivamente interrotta dal sindaco Grando a causa dell’emergenza che anche la città balneare stava vivendo a causa dell’esaurimento di posti all’interno della struttura. Ma non era tutto. Alla base dell’interruzione del “prestito” c’era stato anche il mancato pagamento da parte del comune etrusco relativo proprio all’utilizzo dei loculi ladispolani (circa 60mila euro). Situazione che aveva scatenato un “botta e risposta” tra le due amministrazioni senza però una soluzione concreta.