S. MARINELLA - "E' un fatto senza precedenti nella vita della nostra città il risultato ottenuto dalla comunità nel fermare la famigerata operazione edilizia che avrebbe dovuto portare a costruire un enorme complesso immobiliare a pochi metri dal mare, cancellando il Convento e la Chiesa dell'Immacolata di Santa Severa con il polmone verde del parco che li circonda, costituenti per il Comune un luogo di memoria storica e religiosa”. A dirlo è il consigliere di minoranza Francesco Settanni che si schiera a fianco del Comitato per la Difesa del Convento. “Prendo spunto proprio dalla lettera di ringraziamento scritta e resa pubblica dal presidente del comitato Daniele Crespi – continua Degni - che definendo anomala ma vincente la squadra formatasi per raggiungere l'obiettivo di fermare quello scempio, ha in un certo senso dimostrato che la difesa del territorio dalla speculazione edilizia, la salvaguardia del verde e delle testimonianze che lo valorizzano culturalmente, si ottengono mettendo insieme persone che, anche se di diverso orientamento o con ruoli differenti, sono mossi esclusivamente da quei buoni propositi che hanno le radici nell'interesse della collettività e non in altre questioni. Sono stato fra i primi rappresentanti istituzionali a collaborare alla causa del comitato e l'ho fatto acquisendo, con un accesso agli atti, la documentazione necessaria a consentire al comitato di portare avanti la lotta contro questa operazione edilizia nelle opportune sedi. Ho partecipato alle manifestazioni pubbliche organizzate dal comitato e non ho avuto alcun timore a fronteggiare un'intimidazione messa in atto nei miei confronti per fermare il mio sostegno alla causa ma che per la sua strumentalità si è risolta in un nulla di fatto”. “Ora che la competente Soprintendenza ai beni culturali ha definitivamente posto il suo divieto alla distruzione di quel luogo, per la memoria dei nostri concittadini – conclude Settanni - non possiamo tuttavia sottacere che tutte le volte in cui il comitato ha chiesto all'amministrazione in carica di prendere una posizione sulla problematica l'unica risposta giunta è stata quella di non potersi intromettere in una trattativa tra privati, atteso che sul Prg risalente agli anni '70 quell'area è classificata come area di completamento e quindi potenzialmente edificabile”.