LADISPOLI – Consiglio infuocato nell’aula di Palazzo Falcone e finito anticipatamente per le vibranti discussioni tra maggioranza e opposizione. Nocciolo della questione la bocciatura, da parte degli esponenti del sindaco Grando, di concedere più tempo per mozioni e interrogazioni. Una richiesta negata che ha fatto scatenare i membri di minoranza pronti ad abbandonare la Massima assise cittadina facendo cadere il numero legale. L’ordine del giorno, l’altra sera, prevedeva mozioni ed interrogazioni e proprio sui tempi da dedicare a tale scopo si sono scaldati gli animi. Secondo il presidente del Consiglio Carmelo Augello, intervenuto ad inizio seduta per una precisazione, in base all’articolo 100 del regolamento comunale il tempo riservato alle istanze non può superare i 60 minuti. Il sindaco Alessandro Grando, prendendo la parola, ha proposto ad inizio seduta di dedicare 60 minuti alle mozioni e 60 alle interrogazioni. Le opposizioni, però, hanno rimarcato l’impossibilità di trattare i problemi della città in tempi così stretti. Messa al voto la proposta, i consiglieri di minoranza, in blocco, hanno lasciato l’aula facendo mancare il numero legale e Augello è stato costretto a sciogliere la seduta. Non tardano ad arrivare le reazioni. «Arroganza, mancato rispetto delle regole ed evitare di rispondere sul proprio operato. È ora di capire che amministrare è una cosa seria e che la popolazione di Ladispoli pretende risposte ed ha il diritto di averle», è la nota del Pd. Tra i vari nodi quello del progetto relativo al parcheggio multipiano di vicolo Pienza. «Avevamo protocollato 4 interrogazioni (su emergenza abitativa, fondi Pnrr sui servizi sociali, analisi dell’acqua e parcheggio multipiano) e 1 mozione. Auspichiamo che il presidente del Consiglio prenda coscienza dell’importante ruolo di garanzia che ricopre. Ci aspettiamo pertanto che fissi quanto prima una conferenza dei capigruppo per ripristinare una sana dialettica democratica». Arriva la replica del sindaco: «Sono loro ad aver abbandonato l’aula - precisa Alessandro Grando - e a far mancare il numero, un atteggiamento irrispettoso verso la città, un harakiri. Il regolamento è quello e non capisco per quale motivo si siano comportati in questo modo». E poi Cuori Ladispolani: «Opposizione evanescente. Avevano presentato una mozione sul multipiano e hanno ricevuto insulti dagli stessi cittadini che avevano portato, i quali avevano ben compreso di essere stati presi in giro. Una situazione grottesca che lascia chiaramente intendere come il reale interesse di alcuni consiglieri sia soltanto quello di arrivare allo scontro con la maggioranza. In sintesi meglio stare sui social mezza giornata che discutere dei problemi reali».

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