GIAMPIERO ROMITI
Ismaele De Crescenzo, che idea s’è fatto della vicenda del biodigestore ?
“Mi limito semplicemente a sottolineare che si tratta di una storia triste che racconta del vuoto creatosi tra istituzioni e cittadini in questo territorio”.
Un vuoto che però verrà riempito da una struttura di smisurate dimensioni. Soluzione accettabile o no ?
“La seconda che ha detto. Parliamo difatti di un impianto da 120.000 tonnellate, che produce gas anaerobico.
Siamo alla follia totale”.
Significa che a Monna Felicita si bruceranno rifiuti di mezza Italia ?
“Senz’altro.
Se si tiene conto che Civitavecchia all’anno ne produce settemila di frazione organica, è fin troppo facile evincere che qui arriverà pattume da ogni dove e in particolare da Roma”
Prospettiva niente affatto invitante…
“Direi proprio.
E il paradosso è che questo impianto arriva nella nostra città che, dopo anni di battaglie, ha saputo sottrarsi alla morsa dei combustibili fossili e comincia a sviluppare concretamente i progetti sulle energie rinnovabili”.
Quindi biodigestore uguale incalcolabile iattura.
“Decisamente.
Ed è dovuta alla drammatica miopia della politica”.
Di destra e di sinistra senza distinzione ?
“La responsabilità maggiore va addossata ai governanti della Regione Lazio”.
Giudizio netto, “sentenza” senza appello ?
“Sicuramente ed è dimostrato dall’infelice approvazione dell’atto di due anni fa”.
Ossia ?
“Il varo di un Piano rifiuti che ha praticamente consegnato i territori della provincia di Roma a qualsiasi scellerrato progetto.
Oggi in molti, da Zingaretti in giù, parlano di procedure tecniche su cui la politica nulla può.
Sono dichiarazioni intollerabili e offensive per la popolazione civitavecchiese.
La Regione mostrasse almeno serietà assumendosi la responsabilità delle proprie scelte”.
A suo avviso, dunque, sono stati commessi macroscopici errori. Si potrebbe rimediare ?
“Come no”,
E in che modo ?
“I signori della Pisana votino una legge che permetta alle zone compromesse sul piano ambientale, come la nostra, di non essere oggetto di ulteriori servitù inquinanti. Se non viene meno la volontà, si risolve tutto in 48 ore”.
Torniamo al biodigestore. A scongiurarne l’installazione non sono serviti neppure i pareri negativi di Asl e Sovrintendenza…
“Già. Ed è inconcepibile che la struttura di Ambyenta Lazio sia stata dichiarata “ambientalmente compatibile”.
Verrebbe da chiedere a chi ha “coniato” siffata ciclopica sciocchezza: con che cosa ?
Con l’inquinamento atmosferico che da oltre settanta anni è padrone del destino della comunità ?”
Insomma tutta colpa dell’Ente guidato dal pidino Zingaretti ?
“Non solo. Anche il nostro Comune avrebbe potuto “parare” questo colpo durissimo”.
Che fa, riporta per filo e per segno quanto già sostenuto dal consigliere regionale Porrello ?
“Ho letto quello che ha dichiarato il “grillino” e sono d’accordo. Rivendico però che da anni Civitavecchia Bene Comune sostiene e invita le amministrazioni locali a dotarsi di un impianto di biodigestione pubblico e totalmente attrezzato per le reali esigenze del territorio”.
Invito non raccolto…
“Infatti. Mi lasci inoltre aggiungere che tale impianto avrebbe probabilmente frenato l’attuale che, rammento, è di un’azienda privata di Torino.
E immagino quanto interessi, a questi imprenditori, della salute e della qualità della vita dei civitavecchiesi!”
Dalle sua parole traspare amarezza e rabbia. Più l’una o più l’altra ?
“Entrambe e non potrebbe essere diversamente di fronte a quello che sta succedendo. E mi chiedo: è possibile restare indifferenti nel momento in cui si ha la certezza che la nostra città non gode della considerazione nè del rispetto che merita ?”
Colpa di una classe dirigente che non sa dirigere ?
“Evidenzierei piuttosto che non ha la forza né l’autorità di farsi sentire”.
Per concludere rimettiamo al centro dell’intervista il biodigestore.
Non resta che subire la decisione regionale ?
“Manco per idea. Non ce ne staremo con le mani in mano”.
Più che mai animati dal sacro furore di respingere un nuovo attentato all’ambiente e alla salute pubblica?
“Ad ogni costo. In tutte le sedi, attraverso le carte bollate o fuori da esse, continueremo a combattere per esorcizzare l’ennesima ingiustizia ai danni di questo disgraziato territorio”.
Bè, se a pronunciare simili parole è un sociologo, quale appunto De Crescenzo, di sicuro ci attendono giornate che sarà impossibile dimenticare.
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«Questo biodigestore è una follia»
«Combatteremo per esorcizzare l’ennesima ingiustizia ai nostri danni»
23 luglio, 2022 • 18:51