CIVITAVECCHIA - "Così Eugenio Scalfari inizia un suo racconto autobiografico: “Sono nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924 alle ore 10.30, all’ultimo piano d’un palazzo costruito nei primi anni dell’Ottocento nella piazza centrale della città…». Noi vogliamo ricordarlo innanzitutto come un cittadino illustre e quindi come uno dei più autorevoli giornalisti italiani". Anche il circolo locale del Pd ricorda Eugenio Scalfari, scomparso questa mattina a 98 anni.

"Attraverso il suo lavoro, diceva, che non si poneva l’obiettivo di cambiare l’Italia ma il giornalismo, quello sì - ricorda il segretario Piero Alessi - bisogna riconoscere che questo obiettivo è stato totalmente raggiunto. A partire dalla fondazione di Repubblica, un quotidiano che rappresentava una autentica novità editoriale per la veste tipografica e per il formato ma soprattutto per la capacità di essere un giornale popolare e al tempo stesso un luogo dove il confronto culturale era aperto, a tratti anche sofisticato, ma senza alcun dubbio in grado di porre questioni al centro della attenzione nazionale. La sua assenza dal dibattito politico e culturale del nostro Paese si avverte, particolarmente nella fase difficile e tempestosa che stiamo attraversando. Sentiamo, oggi più che mai, la nostalgia dei suoi giudizi spesso taglienti ma sinceri attorno alle frequenti turbolenze politiche ed economiche, attraversate dall’Italia, e sulle quali spesso la sua voce si è levata con lungimirante autorevolezza. A nome del Circolo del Partito Democratico auspico che la città, con inedito spirito unitario e con legittimo orgoglio - ha concluso - sappia tenere viva la sua memoria, anche con iniziative di carattere culturale, che potrebbero ripetersi negli anni, e valutando di dedicare a lui angoli rappresentativi della nostra città".