CIVITAVECCHIA - "Non bastava la lentezza delle Ferrovie che, non cogliendo il segnale lanciato dal crollo della tettoia di accesso al sottopasso zona bar (ancora puntellato dal giugno 2020), che avrebbe probabilmente consentito di accertare il grave stato di degrado degli intonaci che ha scatenato l'incidente di sabato. E neanche la disorganizzazione della stessa Azienda che da sabato, allorquando tutti i locali della stazione sono stati chiusi per il pericolo incombente, non ha ancora organizzato un sistema provvisorio di vendita biglietti (anche solo con macchinette automatiche) lasciando disorientati tutti coloro che abbiano necessità di prendere il treno. La pessima immagine della città per turisti e croceristi in transito per Civitavecchia è completata dall'incantevole visione sullo stato di pulizia dei marciapiedi antistanti, ricoperti e resi pericolosamente scivolosi dai gelsi caduti e mai rimossi, ormai in evidente stato di decomposizione, dai rifiuti di chi ha sostato e mangiato all'ombra degli alberi non potati da anni e, colto da improvvise necessità, ha anche colto l'occasione per espletare sulla pubblica via i propri bisogni fisiologici, evidentemente spinto da urgenze che gli hanno fatto superare la decenza minima che ogni cittadino dovrebbe avere vivendo fra i simili. Certo, della propria inciviltà rispondono i singoli, ma nostri amministratori, ieri immortalati in contemplazione dei calcinacci caduti, erano evidentemente distratti da altre preoccupazioni, per non accorgersi di quanto era alle loro spalle. Spero che le foto scattate questa mattina suggeriscano a sindaco, assessore e CSP ad intervenire tempestivamente per ripulire la zona essendo questo un fattivo contributo che possono dare per migliorare il decoro della zona e rendere meno desolante l'immagine di chi arriva in città utilizzando il treno".

Stefano