Mentre l’estate civitavecchiese finora non è riuscita a regalare nulla di nuovo, tra stabilimenti balneari che tardano ad aprire, la questione del Pirgo che si ripropone tale e quale come lo scorso anno, senza che nessuno muova un dito per verificare che dal punto di vista autorizzativo e soprattutto della sicurezza sia tutto in ordine, e l’organizzazione degli spettacoli che a fine giugno ancora deve essere affidata dal Comune, dopo un bando ad hoc andato deserto (e a quelle condizioni non poteva essere altrimenti), chi vivacizza le cronache sono gli ex che tornano in campo, o che vorrebbero farlo e non ci riescono.

In particolare, vogliamo oggi dedicarci agli ex presidenti del porto di Civitavecchia. Il primo, Gianni Moscherini, ha fatto un rientro sulla scena in grande stile: a sorpresa è stato candidato a sindaco a Cerveteri ed ha conquistato il ballottaggio, arrivando non troppo distante dalla attuale vice di Pascucci, Elena Gubetti. Se il centrodestra fosse andato unito, Moscherini avrebbe vinto al primo turno. Oggi comunque potrebbe ribaltare l’esito della prima tornata, grazie all’apparentamento (uno dei pochissimi fatti in tutta Italia) con Anna Lisa Belardinelli. A mezzanotte avremo il verdetto, ma in ogni caso Moscherini ha dimostrato di poter essere ancora protagonista, e non a caso ha deciso di puntare sulle potenzialità turistiche di Cerveteri, per la sua vicinanza a Roma, ma anche e soprattutto al Porto di Roma, che lui ha pensato e in gran parte realizzato nella sua attuale configurazione.

Gli altri due ex sono stati avvistati all’assemblea di Assoporti insieme anche all’attuale presidente del porto Pino Musolino, che continua a “spingere” il porto in ogni sede, a livello nazionale e internazionale, portando a casa risultati di non poco conto dopo averlo salvato dal default.

Per il primo nulla di strano, essendo oggi Pasqualino Monti alla guida del porto di Palermo, dove è stato anche nominato commissario alle grandi opere ed addirittura insignito della cittadinanza onoraria. Il secondo, invece, si aggirava in sala e al buffet in cerca di incarichi tra una crocchetta e un tramezzino e, non essendo tra gli invitati, accreditandosi come “ex” presidente di porto. Che ci auguriamo rimanga tale per il bene della portualità italiana.

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