FIUMICINO - Erano attesi. I dati del monitoraggio dell’Arpa Lazio sulla qualità dell’aria dopo l’incendio del 15 giugno a Malagrotta hanno fatto stare istituzioni e cittadini con il fiato sospeso. D’altro canto la correlazione tra la presenza di eventuali inquinanti e la salute pubblica è evidentemente strettissima. E nella tarda serata di venerdì sono stati resi pubblici dall’Agenzia regionale di Protezione dell’Ambiente i primi dati delle analisi svolte dopo il rogo del Tmb.

E l’Arpa ha reso noto che rispetto alle indagini del 15 giugno “i valori di particolato misurati il 15 giugno nelle centraline dei Comuni di Roma e Fiumicino non evidenziano un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti e non rilevano superamenti del limite giornaliero del PM10”.

Diversi invece i risultati delle indagini svolte giovedì 16 giugno le quali “mostrano un incremento delle concentrazioni di particolato. Le concentrazioni rilevate nella centralina di Malagrotta – scrivono i tecnici dell’Agenzia nella relazione che documenta le indagini svolte – sono più elevate, pari quasi al doppio di quelle del giorno precedente. E i valori aumentano anche nelle due stazioni di Fiumicino”.

In attesa di ulteriori dati che verranno resi noti nelle prossime ore, l’Arpa fa sapere che in relazione ai campionamenti svolti a Fiumicino avviati alle 23 del 15 giugno e proseguiti fino alla mattina del 17 giugno “il primo campione è inferiore al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano, mentre il secondo è pari al valore di riferimento individuato come indicativo della presenza di una sorgente locale di emissione”.

In merito alla realizzazione di una mappa per individuare le zone più a rischio in termini di potenziale massima ricaduta delle emissioni generate dall’incendio, Arpa evidenzia: “Una distribuzione sostanzialmente omogenea ad esclusione dell’area più prossima all’impianto dove naturalmente si registra un impatto maggiore”. Intanto nell’individuare le aree di potenziale ricaduta l’Agenzia ha avviato anche un campionamento del suolo e delle acque superficiali per verificare la presenza di inquinanti.

Mentre l’Istituto Zooprofilattico e l’Asl procederanno al monitoraggio su culture e allevamenti zootecnici. Dal canto loro i Vigili del Fuoco al lavoro dal pomeriggio del 15 giugno, hanno dapprima circoscritto il rogo e ancora in queste ore, a causa della presenza di focolai sparsi, sono in corso operazioni localizzate di spegnimento, messa in sicurezza, smassamento e bonifica.