TARQUINIA - Anche Tarquinia tra i 23 progetti  di ristrutturazione dei beni confiscati alla mafia finanziati dalla Regione Lazio. Ieri mattina sul Burl della Regione Lazio è stata infatti pubblicata la graduatoria dei beneficiari del finanziamento per la ristrutturazione dei beni confiscati alle mafie. "Con l’approvazione di 23 progetti tendiamo la mano ai Comuni e alle associazioni a cui sono stati destinati beni confiscati alla criminalità organizzata: risorse che aiuteranno le amministrazioni comunali a fare di quei luoghi presidi attivi contro le mafie, volano per le economie del territorio o progetti di cittadinanza attiva, di educazione alla legalità o di integrazione sociale», ha spiegato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

«Con questi progetti costruiamo insieme la possibilità concreta di trasformare un bene simbolo del potere criminale in patrimonio comune, destinato alla collettività per fini di utilità pubblica, di crescita condivisa e responsabile - ha detto Zingaretti - La restituzione alla collettività dei beni confiscati rappresenta senza dubbio la risposta più concreta ed efficace al contrasto alla criminalità organizzata perché è in grado di affermare la forza della libertà e della legalità. Questa idea di una battaglia per la legalità va contro quella cultura della delega che potrebbe farci pensare che l’impegno contro le mafie sia un grande tema da appaltare ad altri e non un impegno di tutti».

I progetti finanziati sono stati presentati dai Municipi XIII e V, oltre che dal Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma; dai comuni di Cave, Mentana, Albano Laziale, Lariano, Tarquinia, Pomezia, Fiuggi, Ariccia, Sabaudia, Cerreto Laziale, Marino, Antrodoco, Grottaferrata, Nettuno, Vallepietra, Lenola, Cassino, Fondi, alla cooperativa «Le mille e una notte» di Frascati e all’associazione sportiva Handball di Fondi.

«In questi anni abbiamo finanziato 71 progetti di ristrutturazione dei beni confiscati e restituiti ai cittadini spazi sottratti alla criminalità organizzata diventati luoghi di socialità ed inclusione sociale e sportiva come il Parco della Legalità di Campo Romano Romanina o la Palestra della Legalità di Ostia che insieme all’impianto sportivo di Montespaccato gestiamo con l’Asp Asilo Savoia - ha detto Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio - È solo una tappa di un percorso di legalità che continuerà con sempre più determinazione, infatti a settembre presenteremo un nuovo bando di un milione di euro per il riuso sociale dei beni confiscati. Riutilizzare, liberare un bene confiscato alle mafie è un atto di enorme valore sociale e simbolico non solo perché tocca l’unica cosa a cui sono interessati, soldi e beni materiali, ma anche perché toglie loro il terreno su cui proliferano: prestigio criminale, disgregazione, disuguaglianze e vulnerabilità sociale. Solo facendo ognuno la sua parte accompagniamo e sosteniamo il lavoro prezioso di contrasto alle mafie della Magistratura e delle Forze di Polizia alle quali va tutta la nostra gratitudine».