ALLUMIERE - "Abbiamo scelto convintamente di sostenere la candidatura di Antonio Pasquini, perché crediamo nella continuità amministrativa, nella formula rinnovamento nella continuità”.

Si apre così la nota del gruppo PD di Allumiere che sostiene il candidato sindaco Antonio Pasquini.

"Il nostro è un direttivo nuovo, composto a maggioranza di giovani donne, la maggior parte di noi lavora nel sociale e nelle scuole, attive nel mondo del volontariato, da sempre impegnate nella e per la comunità, siamo donne che si mettono in gioco - proseguono dal PD collinare - non ci stiamo ad essere associate ai poteri forti, occulti di cui molti vanno blaterando. Anzi, se ci troviamo noi a dirigere il partito è proprio perché alcune delle figure più ingombranti, che vedono nelle giovani donne che pensano un pericolo, hanno preso altre strade, personaggi mossi più dai rancori personali che dalla buona politica. Vogliamo restare fuori dalle accuse reciproche di un passato di cui non facciamo parte o da cui abbiamo sempre preso le distanze. Le nostre scelte potranno e saranno giudicate da oggi, perché è da oggi che cominciamo a scegliere. Abbiamo scelto convintamente di sostenere la candidatura di Antonio Pasquini, perché crediamo nella continuità amministrativa, nella formula “rinnovamento nella continuità”, perché vogliamo vedere concretizzarsi i progetti che con questa giunta abbiamo condiviso, perché crediamo che la coerenza politica e la comunione di intenti possano assicurare la buona governabilità di un ente. Crediamo, inoltre, in gruppo già coeso, composto da amministratori che si conoscono e che muovono ogni loro passo nella stessa direzione”.

“Ci siamo presi questa responsabilità per difendere la politica dal tentativo egoistico di distruggere l'unico partito ancora strutturato di Allumiere - affermano dal Pd - lo abbiamo fatto per il futuro della democrazia, perché crediamo nella politica e perché siamo convinti che chi vuole solo distruggere non ha niente da proporre. Tutto è migliorabile e siamo in campo anche per questo. Mettersi in discussione e ricominciare è da coraggiosi, per gli altri c'è la fuga, verso qualcosa che non gli appartiene. Noi abbiamo scelto di continuare a fare politica così come ci è stata insegnata, a non vergognarci dei simboli, delle bandiere, degli ideali, delle posizioni nette; non ci è stato insegnato a nasconderci dietro a un dito, a far finta di non appartenere, noi siamo persone che si schierano. Abbiamo scelto di parlare in piazza, a tutti, come si è sempre fatto, non incontri mirati e volti a dire ad ogni categoria esattamente quello che ha bisogno di sentirsi dire. Non una campagna elettorale studiata a tavolino, fredda, frutto di calcoli e di valutazione dei rischi. Abbiamo scelto di dare ad ogni candidato la possibilità di esprimersi liberamente, senza nessun tipo di pianificazione, controllo o supervisione. Per ogni elettore la stessa versione, per tutti le stesse parole, palesi, schiette e rischiose. Rischiose, sì. Perché noi i rischi ce li siamo sempre assunti, tutto quello che pensi
amo, facciamo e diciamo è alla luce del sole, alla portata di tutti e apertamente contestabile».

«Non siamo per la politica, o meglio la “non politica”, del non dire niente, del rimanere nel mezzo, del soffocare le differenze - concludono dal Partito democratico collinare - Noi abbiamo scelto di mantenere fede a quella che è la nostra natura, la nostra storia, non ci siamo costretti a cambiare per adeguarci a qualcosa di totalmente lontano da noi, abbiamo scelto di fare ciò ci appartiene e non ciò che ci conviene. Siamo qui a chiedervi di darci fiducia, di dare fiducia alle nostre scelte di donne che amano Allumiere nella sua unicità e autenticità e che vogliono costruire una Allumiere migliore, ma sempre, e rigorosamente, fedele a sé stessa".

Dal Pd poi lanciano un appello: "l 12 giugno fate una scelta responsabile, scegliete di assicurare al paese impegno, passione e, soprattutto, stabilità politica e amministrativa; il 12 giugno votate la lista numero 2 "Insieme Per Allumiere Antonio Pasquini sindaco".

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