CERVETERI – Da una frazione all’altra, i problemi in fondo sono sempre gli stessi. E i cittadini si fanno sentire a pochi giorni dal voto sperando il futuro sindaco possa in qualche modo far fronte alle tante difficoltà. Nei giorni scorsi si sono fatti sentire i comitati di Cerenova-Campo di Mare ma anche le associazioni del Sasso puntando l’indice contro i disagi idrici, le strade dissestate, il decorso urbano e la poca sicurezza nelle campagne. Tematiche riproposte ad esempio dal comitato di zona di Borgo San Martino e Ceri. «È incredibile come numerosi tratti siano ancora allo stato brado – è solo una delle segnalazioni – le buche sono una costante per non parlare dei marciapiedi. La viabilità è rischiosa in alcuni punti, come tra via Doganale e via di Ceri. Insomma, ci vuole un intervento di miglioramento». I cittadini soffrono anche per la questione cimiteri. Cerveteri ha quattro strutture ma sono stracolme. Ai residenti non resta che cremare i loro cari o seppellirli in altri comuni. «Chi diventerà sindaco – sostiene il comitato – ha il dovere di impegnarsi per far fronte a questo enorme disagio. In questi anni le amministrazioni che si sono succedute non sono state in grado di programmare delle soluzioni. Ci vuole rispetto». Non meno importante l’aspetto dei rifiuti. «Potremmo elencare le zone colpite dalla presenza delle discariche a cielo aperto, però ci sono anche le cunette che si trasformano in depositi di rifiuti. Lo sfalcio dell’erba avviene raramente e questo comporta l’aggravarsi del degrado». Forse rispetto al passato sono diminuiti i furti nella periferia di Borgo San Martino e Ceri. Fino a qualche anno fa i raid erano segnalati all’ordine del giorno. «Questo non significa che il Comune debba abbassare la guardia e non attivare un piano di videosorveglianza efficace che possa funzionare come deterrente e allontanare i malintenzionati che a seconda dei periodi mettono a segno furti in un territorio piuttosto che in un altro». A Valcanneto si erano invece espressi giorni fa i cittadini, in particolare il gruppo “Amici del bosco” aveva acceso la discussione sul futuro del bosco, acquisito da pochi giorni dal Comune. «Consideriamo questo risultato – era stato il commenta di Ugo Menesatti – solo come la premessa indispensabile per la costruzione di un progetto attraverso un protocollo di linee guida sottoscritto, da una parte, dall’Amministrazione comunale e, dall’altra parte, dai vari Comitati, Gruppi e Associazioni che operano sul territorio. Finora rileviamo l’assenza di proposte concrete oppure l’indicazione di ipotesi progettuali molto vaghe e, a prima vista, lontane dalle esigenze e dalle aspettative dei cittadini».


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