Da lunedì possono finalmente riaprire i centri sociali polivalenti anche a Civitavecchia. Lo stabilisce la recente delibera di giunta che consente alle strutture di poter tornare ad animarsi con la presenza dei “meno giovani”. Dunque tutto risolto e tutto pronto? Niente affatto. Perché a quanto pare soltanto uno dei tre centri anziani è davvero nelle condizioni di riaprire. «Si è atteso tanto, perché questa fretta nonostante il Comune sappia bene quali sono ancora i problemi?» si chiedono Nunzia Izzo e Antonella Romeo, presidenti delle due strutture più periferiche, centro “Anna Magnani” e “Ledda”, che hanno avuto bisogno di interventi di adeguamento più incisivi. Ma i lavori, a carico del Comune non sono ancora terminati. Solo qualche giorno fa il M5S aveva suggerito di riaprire le strutture nello stesso momento, per evitare di favorirne uno a scapito degli altri. «La mancata riapertura non dipende purtroppo da noi - ha spiegato Romeo - avevamo pensato di utilizzare la parte esterna che abbiamo a disposizione, ma abbiamo chiesto invano un intervento di pulizia e sostituzione di panchine». «Siamo indietro con i lavori - ha aggiunto Izzo - dopo oltre due anni, davvero difficili, ci troviamo che a poter aprire è soltanto un centro su tre. Nonostante questo abbiamo cercato di portare avanti qualche attività come il nuovo, la ginnastica e le partite a birra o, grazie a chi ci ha aiutato come la Cosersport, Urban Style o il Pd che ci ha messo a disposizione la sala. Ma non è semplice». L’unico centro che si dice pronto è il centralissimo Carlo Chenis di viale Togliatti. «Abbiamo tutte le carte in regola - ha spiegato il presidente Claudia Panzieri - abbiamo le relazioni positive di Lavori Pubblici ed Asl. Già prima del lockdown, con i nostri fondi, avevamo messo in sicurezza la struttura; quando sono arrivata, con il centro che era stato commissariato, c’era tanto da fare e ci siamo rimboccati le maniche. C’è voglia di riaprire, ci sono tante persone che sono rimaste sole, c’è bisogno di socializzare, stare insieme, trascorrere del tempo serenamente. Siamo chiusi da marzo 2020, ha riaperto tutto ormai. Bisogna dare una mano - ha concluso - a queste persone, per farle tornare a sorridere». L’obiettivo dell’assessore ai Servizi Sociali Cinzia Napoli resta quello di poter riaprire presto tutti i centri, per garantire quella risposta attesa da troppi mesi.


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