LADISPOLI – Se ne sono viste a decine e decine sulle spiagge tra Marina San Nicola e Passoscuro. Carcasse di berte minori, un uccello che si nutre solitamente di pesce azzurro. I primi avvistamenti risalgono a giorni fa ed è impossibile quantificare ormai quanti animali siano già morti, considerando anche la circostanza che molti di essi potrebbero essere finiti in mare piuttosto che sulla sabbia. Non è la prima volta che accade, peraltro, perché anche lo scorso anno, praticamente nello stesso punto del litorale, era stata segnalata una moria di berte minori proprio lungo la costa, tanto da spingere il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, a spiegare l’accaduto in un comunicato.


Una delle ipotesi che si sono fatte per analizzare le origini del fenomeno, sarebbe legata alla presenza di un’alga tossica evidentemente presente in questo periodo dell’anno. Un’alga quindi letale per gli uccelli che l’accumulerebbero attraverso l’ingestione di pesci. «Abbiamo subito contattato le Guardie ambientali di Ladispoli – spiega Rita Paone, referente del litorale di MareVivo – più che altro per cercare di comprendere quali cause abbiano portato al decesso di questi esemplari che ora verranno analizzati dall’Asl di Rm 4. Speriamo naturalmente possa trattarsi solo di fattori naturali». Al momento sarebbero appunto escluse cause inquinanti in mare e lungo i corsi dei fossi di Ladispoli e Fiumicino. La berta minore è una specie protetta e la popolazione è in declino. Patisce i danni collaterali determinati specialmente dalle reti da pesca e a quanto pare anche dalle alghe nocive.


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