CIVITAVECCHIA - Poco più di dieci giorni. Scadono infatti il 26 maggio i trenta giorni entro i quali la Regione Lazio convocherà le parti per dare seguito alla procedura di licenziamento aperta ad inizio anno da Port Mobility. Sono 26 le unità in esubero indicate dai vertici della società e per le quali la strada sembra essere ormai segnata. A meno di probabili ed auspicati ripensamenti e di passi indietro proprio per evitare i licenziamenti. È questo l’obiettivo di cui si è fatta carico la Cabina di regia al Pincio, coordinata dall’assessore alle Politiche del Lavoro Daniele Barbieri. Mercoledì pomeriggio, infatti, si è svolta una nuova riunione del tavolo, alla presenza - a differenza della volta scorsa - anche dell’amministratore delegato di Port Mobility Edgardo Azzopardi e del presidente dell’Adsp Pino Musolino, oltre che dei consiglieri comunali e dei sindacati. Al centro della vertenza la bocciatura, tramite referendum - con 59 voti contrari e 149 favorevoli - della bozza di accordo per scongiurare i licenziamenti ed aprire alla flessibilità e ad un dialogo più ampio tra le parti. Il Comune, che si è proposto come mediatore in questa vertenza, porterà a termine il suo compito. Lo ha confermato l’assessore Barbieri. «Il buonsenso da parte di tutti - ha spiegato - ha aperto uno spiraglio di ottimismo nella vertenza. Abbiamo assistito ad un dialogo costruttivo, che ci consente di ipotizzare uno scenario diversi rispetto a quello paventato finora. Nei prossimi giorni la cabina di regia produrrà un documento formale, rivolto ai sindacati, per un nuovo incontro con i lavoratori, alla presenza anche del Comune, dell’Authority e dell’azienda, affinché si possano rivedere le posizioni, tornando a prima del referendum».

©RIPRODUZIONE RISERVATA