È la moda che da un paio di anni c’è nel mondo del calcio dilettantistico: quella dell’ingresso nell’organigramma dirigenziale da parte di persone (nella maggior parte dei casi imprenditori) che portano lo sponsor insieme all’allenatore obbligatoriamente da ingaggiare. Prendere o lasciare, una sorta di ricatto: o la società accetta le condizioni oppure si arrangia come può, continuando la caccia al prossimo imprenditore sperando, però, che porti soltanto lo sponsor e non il pacchetto con la clausola del tecnico da rispettare a tutti i costi. Premesso questo, il Civitavecchia Calcio 1920 entro fine mese potrebbe seguire esattamente questa moda del momento: dare il benvenuto ad un imprenditore locale e accettare l’allenatore che si porta al seguito, che ha già un nome e un cognome, quello di Daniele Fracassa, civitavecchiese doc, attuale allenatore del Tolfa in Promozione ed ex di Csl Soccer e Città di Cerveteri. E proprio lui era uno dei nomi del toto allenatore che doveva rimanere segreto all’interno della segreteria nerazzurra, ma che già da almeno 72 ore non lo è più, considerando che sia in città che in collina i rumors lo danno già come nuovo tecnico del Civitavecchia subito dopo il finale di stagione con il Tolfa nel campionato di Promozione.
È doveroso comunque fare diverse considerazioni. La prima. Che Fracassa da anni ambisce ad allenare in Eccellenza, in particolar modo la prima squadra della città, è cosa nota. D’altronde dopo un anno super con la Csl Soccer (sesto posto nella stagione 2018/2019 e salvezza con quattro giornate di anticipo in Promozione) e l’annata ancor più bella con il Cerveteri (primo posto nel maggio del 2020 e approdo in Eccellenza dopo sette anni per la squadra etrusca), sarebbe davvero un giusto e meritato riconoscimento. La seconda considerazione. Il Tolfa mercoledì allo Scoponi ha la gara di ritorno contro la Fonte Meravigliosa, valida per l’accesso alla finale di Coppa Italia, ad oggi unico corridoio rimasto per il passaggio in Eccellenza, visto che quest’anno con l’attuale secondo piazzamento in campionato - causa format post Covid deciso dalla Lnd - ci si fa poco, neanche la disputa dei playoff, come era nell’era pre pandemia. Ma al di là di tutto ciò è chiaro che in caso di accesso alla finale, se Fracassa sarà il nuovo mister della Vecchia, tutto si saprà solo dopo il 4 giugno, data in cui è previsto l’ultimo atto della competizione. In caso contrario (eventuale ko), potrebbero già avviarsi tutte le trattative tra la società del presidente Patrizio Presutti e Daniele Fracassa. La terza considerazione. Inevitabilmente Fracassa dovrà parlare con la dirigenza biancorossa: un faccia a faccia con patron Alessio Vannicola come giusto che sia prima o poi ci dovrà essere. L’ultima gara di regular season è prevista per domenica 29. È ovvio comunque che se Fracassa dovesse essere il nuovo tecnico della Vecchia, in un modo o nell’altro dovrà andare via dall’impianto di via della Pacifica. E se vincerà la Coppa Italia Fracassa saluterà tutti da vincente dopo aver riportato il team collinare in Eccellenza, mentre se perderà la semifinale di mercoledì lascerà la squadra per non aver centrato l’obiettivo del passaggio di categoria. L’ultima considerazione. Le sue parole. Raggiunto telefonicamente il mister si è immediatamente stupito delle voci che da giorni girano in città. «Sinceramente - ha detto Fracassa - rimango sorpreso. Contatti con il Civitavecchia non ne ho avuti e quindi non so che dire. In questo momento sono concentrato, come tutta la squadra, alla semifinale di ritorno che abbiamo mercoledì allo Scoponi, perché è una gara molto importante per tutti noi che vogliamo ad ogni costo questa finale di Coppa Italia. Il mio futuro - ha concluso il mister - si saprà solo dopo la conclusione del campionato. Parlerò con il mio presidente e valuteremo tutte le situazioni del caso. Il mio accostamento al Civitavecchia mi fa piacere, non lo nego. Ma ad oggi non c’è stato alcuna conversazione».
Dunque, tornando alla moda del momento nel calcio dilettantistico: se si pensa che quest’anno nel girone A e B di Eccellenza, due società come Cimini e Tivoli, hanno esonerato i propri allenatori dopo aver compiuto dei veri capolavori, con Scorsini da una parte che aveva quasi blindato il secondo posto, playoff inclusi, e dall’altra Pascucci che aveva anticipatamente stravinto il campionato, a questo punto viene spontaneo pensare che questo “strano” modus operandi detti davvero le scelte.Da qui poi la questione Massimo Castagnari nel post finale di stagione che è molto simile. Domanda: ma chi è quel presidente di una società che manderebbe via l’allenatore che vince una Coppa Italia riportandola in città dopo quasi trent’anni? Oltre ad un quarto posto dentro un girone A di Eccellenza che era simile a una serie D? Ecco. Allora, forse, tutto torna. Ma staremo a vedere. Il mese di maggio, che sarà decisivo, sta quasi per finire e il tempo scorre veloce e se da Campo dell’Oro nessuno vuol parlare e nessuno vuole far trapelare nulla, a breve, state tranquilli, ci sarà il nome (probabilmente quello di Fracassa) del nuovo allenatore del Civitavecchia Calcio 1920. Fracassa che tra l’altro, qualora approdasse al Tamagnini, ritroverebbe il giovane direttore sportivo Daniel D’Aponte, che l’ha accompagnato nelle cavalcate vincenti di Csl e Cerveteri, salvo poi dividersi a dicembre 2020 tra Tarquinia e Tolfa, con il diesse alla Corneto (poi fallita poco dopo), e il mister allo Scoponi, portandosi via con sé - proprio dalla Corneto - Trincia e i gioiellini Belloni e Gaudenzi, pronti e carichi per vestire nuovamente - soprattutto il secondo - la maglia nerazzurra. E non finisce qui: perché qualcuno potrebbe indossarla anche per la prima volta, per esempio bomber Trincia. Ma tutto questo, ovviamente, solo se Fracassa stilerà la firma sul contratto nerazzurro. Buone trattative.
Mat. Cec.
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