FRANCESCO BALDINI

CIVITAVECCHIA - Tornano le attività di screening messe in campo da Andos e Asl Roma 4 e, contemporaneamente, riapre la stanza rosa all’ospedale San Paolo. Dopo due anni di stop a causa del covid l’associazione mette nuovamente in campo 300 prestazioni per la prevenzione del tumore al seno a donne in fasce di età al di fuori di quelle individuate dalla Regione per i programmi di screening abituali. Lo screening per la prevenzione dei tumori della mammella (donne nella fascia di età 50-69 anni), estendibile, su richiesta dell’interessata fino a 74 anni. Come ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga si tratta di un’iniziativa fondamentale nell’ottica della prevenzione perché «una diagnosi precoce - ha detto - è fondamentale, inoltre andiamo ad intercettare donne fuori fascia». Il direttore della Radiologia Marina De Angelis d’Ossat ha aggiunto: «Riprendiamo dopo 2 anni di pandemia un’iniziativa che va avanti grazie all’Andos, che sostiene anche economicamente gli esami, dal 2012. Alle donne tra i 20 e i 38 anni offriamo l’ecografia, a quelle dai 39 ai 49 e alle over 75 la mammografia. Qualora fosse necessario procederemo ad eseguire esami, anche di secondo livello, come risonanza magnetica della mammella - una novità - e, a breve, biopsie. La donna esce dal San Paolo con una diagnosi completa». Si tratta di una patologia che colpisce una donna su nove con numeri in crescita negli ultimi anni. «Siamo molto contente - ha dichiarato il presidente Andos locale Annalisa Di Giovanni - di ripartire con questa campagna di prevenzione perché questo male prima si scopre e meglio si cura». Il vice presidente dell’associazione Paola Rita Stella ha aggiunto: «Il nostro fine è sostenere le donne». Le 300 prestazioni saranno offerte a donne di Civitavecchia, Santa Marinella e Allumiere. Per prenotarle bisogna recarsi in sede Andos (via Galilei) il martedì o il giovedì dalle 16,30 alle 19. Gli esami partiranno da giugno. La coordinatrice del servizio screening aziendale Elisabeth Galliano ha sottolineato: «Fare prevenzione è importante, ci permette di salvare la vita delle donne. La nostra politica è portare lo screening a domicilio e lo facciamo tramite un’unità mobile all’avanguardia». Il direttore sanitario del polo ospedaliero (e direttore scientifico dell’Andos) Antonio Carbone ha ricordato che ogni diagnosi fatta grazie a queste campagne - l’ultimo anno sono state 6 - significa salvare una vita. Il responsabile della rete oncologica aziendale Mario Rosario D’Andrea ha ribadito come questa progettualità consenta un’anticipazione della diagnosi, inoltre «ci consente di lavorare su una fascia di età dove solitamente i casi sono caratterizzati da una maggiore aggressività, spesso legata ad una predisposizione genetica. Con una diagnosi precoce la prospettiva di vita migliora. L’Andos - ha aggiunto - offre un accompagnamento alla paziente, un’umanizzazione del percorso». Carmela Matera, direttore sanitario della Asl Roma 4, ha ricordato che la Andos gestisce la Banca della parrucche, creata su imput regionale e affidata all’associazione. Inoltre dalla prossima settimana riapre la stanza rosa al San Paolo, lì l’Andos offre linfodrenaggio e pressoterapia alle donne operate al seno. La stanza sarà attiva due volte a settimana.

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