S. MARINELLA – “Finalmente due buone notizie per questa città. Il 3 maggio scorso la giunta della Regione Lazio ha approvato il finanziamento ad Ater di Civitavecchia, per l’acquisto dei 21 appartamenti in via Elcetina. I primi otto, potrebbero essere consegnati il 20 maggio”. La buona novella arriva dal circolo cittadino di Rifondazione Comunista che si dice soddisfatto per la imminente consegna dei 21 alloggi ai senza casa iscritti nella speciale lista, mentre l’altra notizia è quella del parere negativo della Soprintendenza per le belle arti ed il paesaggio di Viterbo e dell’Etruria Meridionale alla demolizione del Convento e del Parco dell’Immacolata a Santa Severa. “In entrambi i casi – continua Rc - si tratta di vittorie ottenute dai cittadini organizzati in comitati, il Comitato per l’Emergenza Abitativa e il Comitato Parco dell’Immacolata, i quali hanno portato avanti un’azione costante, capillare, caparbia, fino al raggiungimento del risultato. Una colata di cemento sarà evitata a Santa Severa e gli alberi ad alto fusto del parco saranno risparmiati, a favore del verde, del paesaggio, della qualità dell’aria. Per le superstiti ville storiche della frazione, e di Santa Marinella, c’è ancora una speranza. Per gli appartamenti popolari di via Elcetina, la battaglia è stata più lunga e sofferta. Tidei fu il primo a negare che gli alloggi abbandonati al degrado potessero essere convertiti a case popolare, salvo poi cambiare gradualmente idea grazie alla pressione incessante del Comitato per l’emergenza abitativa ed anche del Paese che Vorrei, dell’Unione Inquilini e di Rifondazione comunista. A dicembre del 2021, il sindaco e l’assessore D’Emilio, si erano rapidamente arrogati il merito di questi nuovi alloggi, ma quando l’annuncio della consegna a gennaio si era rivelata una bufala, altrettanto rapidamente, avevano ammesso che le case dipendono da Ater e non dal Comune”. “Senza dubbio il merito di questo recupero abitativo va soprattutto al Comitato Cittadino – prosegue Rifondazione - la cui vittoria dimostra quanto le buone pratiche di mobilitazione dal basso funzionino. Con il recupero del patrimonio pubblico e privato abbandonato, l’alternativa al consumo di suolo è quindi possibile. La strada per soddisfare la domanda di case, fino all’esaurimento della graduatoria degli aventi diritto, è stata indicata con chiarezza”. “Lo stop della Soprintendenza all’abbattimento del Convento dell’Immacolata per far posto a nuove villette a schiera, consentito dal PRG – conclude Rc - è un vero schiaffo agli interessi degli speculatori e dei palazzinari che brindano ad ogni sblocco lottizzatorio, stile 167. E’ ora di superare l'obsoleto piano regolatore generale e di abbracciare la nuova visione del piano paesistico regionale, recuperando le aree degradate e tutelando il verde e la costa”.