GIAMPIERO ROMITI

Roma annuncia un megainceneritore e a Torre Valdaliga Nord è stato di nuovo incoronato “re” il carbone: si registra, insomma, un ritorno all’antico che spegne non poco gli entusiasmi dell’associazionismo ambientalista e mette al momento decisamente all’angolo l’ormai sempre meno declamata transizione ecologica ?

Marco Piendibene, sorpreso dalla decisione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di ricorrere ad un gigantesco termovalorizzatore, capace di “divorare” 600.000 tonnellate di immondizia ?

“Era stato promesso in campagna elettorale un piano organico di impiantistica per chiudere il ciclo dei rifiuti nella Capitale, dove la raccolta differenziata non è mai decollata con la conseguenza di dover continuare a smaltire i rifiuti in discarica nel modo più inquinante, costoso e precario in giro per l’Italia e l’Europa”.

Ma così, invece di andare verso le rinnovabili si torna al pieno “conservatorismo“ e la tanto decantata differenziata rischia di tirare le cuoia. Le pare ?

“Per Gualtieri si tratta di affrontare uno dei nodi più drammatici di Roma e pensa di poterci riuscire con provvedimenti eccezionali ed anche in contrasto col Piano Regionale”.

Già. Proprio questo dovrebbe farle circolare in testa qualche pensieraccio. E’ così?

“Ritengo giuste e da sostenere le linee guida del PRGR 2019/2025 che concorre all’attuazione dei piani comunitari di sviluppo sostenibile e che rappresenta lo strumento di pianificazione attraverso il quale la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti”.

E allora ? Come la mettiamo con l’inceneritore ?

“Come Pd abbiamo assunto una posizione chiara sul tema, specie in relazione alla paventata realizzazione di un simile impianto a Civitavecchia”.

Che fa, è in difficoltà ? Dà l’impressione che il Pd locale si trovi in una sorta di “imbuto“ ideologico…

“Niente affatto, siamo coerenti. Non è difatti paradossale sostenere che la soluzione del problema a Roma potrebbe aiutarci, perché è lì l’origine dei mali della Regione e nostri”.

Addirittura ?

“Certo, La mancata autosufficienza di Roma ha avuto e potrebbe avere conseguenze pesanti anche sul nostro territorio, che invece, dati i buoni risultati della raccolta differenziata e senza più l’incombenza dei rifiuti romani può ambire a chiudere il ciclo in cooperazione coi Comuni limitrofi”.

Intanto però a Tvn il carbone ha ripreso a farla da padrone. Arde e brucia la speranza dell’addio al fossile. Prospettiva davvero poco invitante…

“Transizione ecologica e sicurezza degli approvvigionamenti sono due facce della stessa medaglia. Se solo pochi mesi fa, a seguito dell’impennata dei prezzi del gas nella seconda metà del 2021, si ragionava sulla necessità di legare la forte crescita della produzione da fonti energetiche rinnovabili, l’attacco russo all’Ucraina ha cambiato tutto”.

Quindi la luce del sogno dell’energia pulita è nuovamente scomparsa dal fondo del tunnel…

“Be’, perché sotterrare l’ottimismo?”.

Lei se lo sente ancora appiccicato addosso?

“Il mio auspicio è rivolto al cessate il fuoco e di conseguenza al recupero della possibilità che il mondo torni a ragionare sugli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima e che la chiusura di TVN prevista per il 2025 non subisca slittamenti”.

Piendibene, le elezioni regionali bussano ormai alle porte, in che modo il Pd locale si accinge ad aprirle?

“Il nostro obiettivo è che si dia continuità amministrativa alla nostra coalizione che, non dimentichiamolo, nel 2013 col primo mandato di Zingaretti aveva ereditato una Regione sull’orlo del fallimento, come allora scriveva la Corte dei Conti”.

Vabbè, da allora però ne è passata di acqua sotto i ponti…

“Oggi il Lazio è la seconda regione italiana per prodotto interno lordo: nell’ambito della sanità è partito un grande piano di assunzioni, c’è stata l’apertura di nuove strutture sanitarie e la riqualificazione di molti ospedale tra cui il San Paolo; i treni hanno usufruito di un virtuoso potenziamento. Insomma non s’è fatto poco”.

Aspiranti “made in Civitavecchia“ all’importante carica ce ne sono?

“Mah. Comunque la mia risposta è questa: sarà importante anche eleggere in Consiglio Regionale rappresentanti pidini e della coalizione, che possano pienamente rappresentare le istanze di un territorio importante quale il nostro. Conta essenzialmente questo”.

Cosa ha provato di fronte alle figuracce del flop della Fiera delle Macchine Agricole e della mancata manifestazione “ Terme in Fiore“ ?

“Amarezza, tantissima amarezza”

Solo ?

“ Bè, è apparso chiaro come il tentativo di realizzare qualcosa di significativo per attenuare il vuoto profondo di iniziative e di opere che caratterizza l’attuale governo locale, abbia cozzato con l’improvvisazione della Giunta e con la mancanza del necessario coordinamento tra gli Enti che avrebbe dovuto costituire la base dell’impresa”.

Bella scudisciata…

“E non è tutto…”

Cioè ?

“L’attenzione che dovrebbe essere rivolta su altre iniziative, anche di carattere culturale, è semplicemente scarsa”.

Ah sì ? Pertanto al peggio già vissuto si aggiunge altro peggio…

“Certo. Oltre a “Terme in fiore“ abbiamo perso il Festival dell’Arte Figurativa, dell’Iperrealismo e del Ritratto: appuntamenti, questi, di livello assoluto, che avrebbero avuto costi assolutamente abbordabili con un ritorno d’immagine e per l’economia della città”.

Insomma siamo ad una sorta di catena di Sant’Antonio di episodi buoni solo per arrossire dalla vergogna ?

“Il susseguirsi di fallimenti, oltreché di mancate risposte e di assenza di un’idea progettuale, è semplicemente diventato un fattore endemico. E dire che la città ha enormi potenzialità che cresceranno anche con i finanziamenti che arriveranno”.

E’ rimasto colpito o sorpreso dalle recenti assordanti proteste per la discarica a cielo aperto dalla Marina fino al Pirgo ?

“Il degrado rappresenta uno dei problemi più gravi della città dinanzi al quale c’è la più totale incuria ed impotenza”.

Eppure chi ci governa non perde occasione di autocelebrarsi…

“Ridicolo. Il punto è che qualche asfaltatura annunciata non cancella l’aspetto delle cartacce e cicche sparse ovunque, deiezioni canine, delle erbacce e della sporcizia disseminate in ogni dove, anche sui marciapiedi del centro”.

Per cui ?

“Immondizia, aiuole rinsecchite e cestini portarifiuti stracolmi non danno certo l’immagine di una città che si candida a diventare l’approdo crocieristico più importante d’Europa”.

Ma Csp non dovrebbe interpretare al riguardo il ruolo principale?

“Sicuro. La discarica a cielo aperto. che accoglie il turista proprio nel tratto più bello del nostro lungomare, rappresenta la sintesi di quanto urgente sia un cambio di passo circa questo tema. L’assuefazione a tale stato di cose rischia di demotivare i richiedenti di far valere le proprie ragioni attraverso segnalazioni che sembrano rimbalzare contro il muro di gomma eretto da chi pare molto più indaffarato nelle beghe di Palazzo piuttosto che impegnato per otttenere da Csp servizi adeguati ai costi sostenuti dalla comunità”.

Piendibene, siamo in chiusura. Cosa si aspetta dagli ultimi due anni di questa legislatura?

“In prospettiva Civitavecchia si trova in una congiuntura favorevole che deve assolutamente essere sfruttata e per la quale, se adeguatamente coinvolti nella parte terminale della consiliatura, saremo pronti a fare la nostra parte nell’interesse della città”.

Vuole essere un messaggio di speranza?

“Direi di realpolitik? I finanziamenti straordinari di Regione, Governo e UE sono un’occasione unica e irripetibile e sarebbe davvero un delitto non cogliere l’opportunità offerta da PNRR, PINQUA, SIE e da qualsiasi altro ristoro disponibile nel presente contesto di post pandemia”.

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