ALLUMIERE - Nessuno giochi con il Palio delle Contrade. Quanto apparso sul giornale, a firma dell'associazione delle Contrade, ci appare surreale. E lo sarebbe se non fosse che questo gioco è reale e fa male a chi vuole bene al Palio".


Comincia così la nota del sindaco Pasquini e dell'amministrazione comunale in risposta al comunicato dell'Associazione delle Contrade in merito al Palio.


"I tempi e i modi fanno riflettere, soprattutto perché c’è sempre stata ampia apertura al confronto e al dialogo, senza il bisogno di ricorrere alla stampa. Non riusciamo, infatti, a capire di quale documentazione necessitino le Contrade, se non quelle già fornite e in loro possesso - si legge ancora nella nota della giunta Pasquini - il 16 dicembre del 2019 è stata data copia delle sentenze riferite allo stesso anno, l'8 giugno il suddetto scritto è stato ribadito tramite un verbale di riunioni con le Contrade. Successivamente, con la ricostituzione dell'Associazione delle Contrade, dopo innumerevoli anni di assenza, il 25 febbraio di quest'anno, a mezzo di posta certificata, è stata inviata la sentenza del 2019, oltre che tutte le sentenze sul palio, riferite all'anno 2017 e 2018. L'8 aprile, durante un incontro alla presenza della presidente delle Contrade, è stata ribadita ulteriormente la validità delle sentenze 2019, sottolineando che, se ci fosse stato un accordo all’unanimità tra tutte le Contrade messo per iscritto, in cui esplicavano la loro volontà di cancellare le penalità previste precedentemente dalla sentenza, saremmo stati aperti alla richiesta. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta in merito e non sappiamo cosa abbiano convenuto».


«L'amministrazione - aggiunge Pasquini - ha dato ampia disponibilità al dialogo riguardo le squalifiche, solamente laddove venisse trovato un comune accordo tra tutte e sei le Contrade".


Nella nota l'amministrazione comunale mette anche in evidenza che: "È doveroso ricordare alla cittadinanza quali sono le sanzioni tuttora non scontate dalle varie Contrade. Per il Ghetto riguardo al Palio 2018 residui di multa di 1.133,33 euro e squalifica del responsabile stalla e allenatore (nominativi mai comunicati all'amministrazione). Per quanto riguarda la Polveriera per il Palio 2018 c'è un residuo di multa di 1.733,33 euro; per la stessa Contrada per il Palio 2019 c'era la squalifica di un anno del fantino. Per la Contrada La Bianca riguardo il Palio 2019 c'era la squalifica di un anno del fantino. Altro fatto di estrema importanza è quello relativo alla questione degli asini di oltre 15 anni, sulla quale questa amministrazione si è impegnata a trovare soluzioni ponte per l'anno 2022. È necessario ricordare che tale decisione non è scaturita dalle volontà del sindaco, ma dal Decreto Martini del 2011 e successivo parere dell'IZS (Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna) del 30/03/17, nonché della lettera della Asl RM 4, in cui si chiarisce l'applicabilità della norma. Tutti noi come contradaioli e cittadini vorremmo poter andare oltre le leggi e i regolamenti per il nostro Pal
io, ma siamo tenuti tutti, nessuno escluso, a rispettarne i dettami. Quel che possiamo e abbiamo cercato di fare è stato sopperire alla carenza del Regolamento del Palio, iniziando un lavoro che ha portato, il 27 maggio 2021, alla consegna di una bozza di un nuovo regolamento alle Contrade, redatto con l'ausilio di un avvocato e di un veterinario, andando a colmare le mancanze suddette (senza aver ancora, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito all’approvazione da parte delle Contrada».


«A fronte di ciò, - sottolinea Pasquini - tutti i contradaioli e i cittadini potranno ora farsi un'idea di come ha lavorato l'amministrazione per il bene del Palio e delle nostre tradizioni. E tutto questo, nonostante ci abbiano lasciato in eredità dei vuoti di applicazione delle sentenze che hanno innescato dei precedenti, di cui oggi si pagano ancora le conseguenze: 2016 giunta Battilocchio (sentenza relativa alla Contrada Burò). Se quello che qualcuno ci chiede è andare contro le leggi e i regolamenti, che, ricordiamo, esistono a tutela di tutti, anche se non sempre ci piacciono, allora noi non possiamo farlo. Se quello che qualcuno, invece, vuole fare è giocare con il Palio per fini che nulla hanno a che vedere con la sua riuscita, allora non ci stiamo e ci opporremo fino alla fine per smascherarli, con i fatti. Il Palio è altro, è un sentire comune, è storia, la nostra storia, è amore per i colori e appartenenza a una Contrada: il resto deve rimanere fuori, altrimenti il Palio muore. Poiché il lavoro di mediazione è stato fatto e messo in campo da questa amministrazione e, poiché ognuno di noi lo ha fatto non per ricevere un applauso, ma per amore del Palio e della nostra comunità, ribadiamo la nostra disponibilità sincera al dialogo, auspicando altrettanta lealtà e serietà".