LADISPOLI – Ancora una truffa ad opera di professionisti, e sempre una donna anziana che cade nel tranello di abili furfanti. Era accaduto a Cerveteri mesi fa, la storia si è ripetuta a Civitavecchia la scorsa settimana e ora è il turno di Ladispoli. I ladri entrano in azione dopo aver contattato la vittima, in questo caso una signora di 86 anni residente nel quartiere Il Messico. «Nonna, sono io, aiutami ti prego. Devo spedire un pacco alla posta e arriveranno dei corrieri a prendere i soldi. Dagli quello che ti chiedono e non dire niente a nessuno perché mi vergogno». Così i finti postini arrivano di fronte all’abitazione, citofonano e si fanno aprire: «Siamo qui per tuo nipote, lui aspetta i soldi». Alla fine i truffatori se ne vanno via con il malloppo, in questo caso 400 euro, oro e il bancomat con il quale riescono a prelevare altre 600 euro. «Uno di questi – ha raccontato la figlia – ha finto con mia madre di essere il nipote al telefono e le ha detto che alcuni corrieri sarebbero passati a domicilio per ritirare del danaro per poter procedere con la spedizione di un pacco all’ufficio postale. Lei è anziana poverina, farebbe di tutto per il nipote. Quello che mi tormenta è come facciano questi signori ad avere il numero di cellulare di una persona anziana. Nei paraggi ci sono le telecamere private di un’attività commerciale, speriamo possano aver ripreso qualcosa».

Sul fatto è stata presentata una denuncia alla Polizia di Stato di Ladispoli intervenuta per i rilievi. A dire il vero la donna si è sfogata pubblicamente sui social e da lì tanti altri cittadini hanno scritto di essere finiti in trappola durante il corso del tempo.

Stesso episodio più o meno a Civitavecchia qualche giorno fa. Presso l’abitazione della 87enne arriva puntuale uno dei malviventi, la donna non lo fa salire ma scende in strada a parlare con lui. Cinque piani di scale senza ascensore per consegnare a quello sconosciuto ben cinquemila euro. Ma non bastano. Lo sconosciuto chiede altri soldi. E la donna torna al quinto piano. Lo fa per altre quattro volte e concede al truffatore prima altri cinquemila euro in contanti, poi ancora mille euro, infine i gioielli che aveva nella cassaforte, in tutto 11mila euro. A Cerveteri tre mesi fa stessa storia con il ladro che ha dei complici abili nel frattempo ad occupare al cellulare insistentemente i due figli dell’anziana per evitare potessero essere contattati. Insomma, un piano studiato nei minimi particolari. Il finto amico del nipote chiede anche dell’oro alla signora, un altro dettaglio che fa pensare sempre allo stesso gruppo di malviventi.

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