FIUMICINO - «Riecheggia ancora il progetto urbanistico del sottopasso alla fossa Traianea, nel mentre, a pochi metri, giganteggiano due nuove torri innalzate in questi anni con l’ausilio della Giunta comunale in carica». A parlare sono Roberto Feola e Patrizia Fata, rappresentanti del Circolo territoriale Fratelli d’Italia – 4 Aprile 1992 di Fiumicino, che proseguono: «In un lotto che fa da ‘cerniera’ tra il nuovo isolato stazione e la parte storica di Fiumicino, vediamo sorgere due edifici anacronistici e fuori luogo. La progettazione non ha tenuto conto di nulla, è stata ‘paracadutata’ su un lotto che si poteva trovare anche altrove, senza tener conto del contesto, della storia e del senso estetico e compositivo che dovrebbe stare alla base di ogni intervento di trasformazione del territorio». Feola e Fata lo definiscono «un progetto sbagliato, sia nel merito sia nel metodo. Ci domandiamo: dove starebbe la riqualificazione dell’ingresso di Fiumicino? Perché riqualificare, a volte, potrebbe anche significare ‘non fare’, togliere, dare luce, verde, altro spazio. Sì, forse un luogo di aggregazione sarebbe stato meglio, un vuoto urbano da riempire di gente e di eventi, rispettoso dei luoghi e delle persone». «I dubbi che ci rimangono ora sono anche relativi al carico urbanistico e della mobilità: come si riusciranno a far integrare così tante famiglie in un contesto che già di per se presenta problematiche di viabilità e traffico? Vedremo cosa ne sarà della nostra città, auspicando ad un cambio di rotta amministrativo già dal prossimo anno», concludono gli esponenti di FdI.