CIVITAVECCHIA - È uno sfogo amaro, che assume i caratteri di una pesantissima e gravissima denuncia, quello dell’imprenditore Mario Benedetti. Si è affidato ai social, ma si dice pronto a mettersi a disposizione della Procura della Repubblica per far sì che vengano accertate eventuali responsabilità e porre fine ad una situazione non più tollerabile.

«Cambiano i politici - ha scritto ieri su Facebook, con un post diventato virale in poche ore, commentato da altri commercianti e da politici locali - ma chi comanda sono dirigenti e funzionari. Io non capisco perché la Procura non interviene sono pronto a far saltare il banco. Mi chiamassero in Procura così vedremmo chi è l’illegale in questa città». Parole dure, precedute da affermazioni ancora più dure («questa città è in mano a funzionari corrotti, sono 10 anni che cercate mazzette e favori per le vostre famiglie, ma io non mollo», sic) per denunciare un modus operandi di uffici pubblici che, soprattutto in questo periodo di difficoltà e di post-pandemia, invece di aiutare gli imprenditori, a suo dire porrebbero soltanto ostacoli.



 

«Gli uffici comunali - tuona Benedetti - fanno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote, facendo ostruzionismo alle pratiche».

E l’imprenditore parla per esperienza diretta, perché si è detto vittima di questo sistema.

«Nei miei confronti registro ogni anno un problema diverso - ha raccontato, facendo riferimento alle attività, anche stagionali, di cui si occupa - vengono creati i problemi, a volte sono inesistenti, ma si creano per poi poterli risolvere, come fosse una sorta di cortesia, un impegno messo dagli uffici per risolverlo. Una burocrazia che ci impedisce di lavorare. Per aprire l’attività ogni anno devo affrontare un problema, che va a rallentare ed ostacolare. Un ostruzionismo - ha concluso - contro il quale non si può continuare a combattere». Non sono mancate le reazioni allo sfogo di Benedetti. L’assessore al Commercio Dimitri Vitali, proprio tramite i social, ha risposto all’imprenditore, mettendosi a disposizione. «La politica farà di certo i dovuti approfondimenti - ha infatti scritto l’assessore Vitali - conosco Mario da una vita ed è una vita che passa per le forche caudine. Dispiace leggere queste dichiarazioni. Evidentemente lo stato di esasperazione ha superato il limite consentito. Sono altresì convinto che questa amministrazione abbia e stia operando nella trasparenza più acclarata. Ma la politica si sa, e come è giusto che sia - ha concluso - non entra e non può entrare in vicende che spettano esclusivamente ai funzionari e ai dirigenti pubblici».

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