LADSIPOLI - Mail continue. Cittadini tempestati da messaggi particolari, come quello arrivato al signor Luigi. «Lei è stato coinvolto in esibizionismo e pedofilia e dovrà giustificarsi entro 72 ore, altrimenti verrà arrestato». E poi ancora altre mail: «Il comandante della Protezione Minori Catherine De Bolle, in collaborazione con l’Europol, ti ha citato per traffico sessuale e cyberpornografia. Ci scriva entro 72 ore, lei è stato convocato dalla Giustizia». Di questi messaggi inviati per posta elettronica se ne sente parla continuamente sul litorale. Gli hacker per rendersi più credibili utilizzano il logo ufficiale delle forze dell’ordine. Nella maggior parte dei casi i cittadini non cascano nel tranello e quindi non rispondono ai destinatari che in una fase successiva potrebbero chiedere soldi. Oppure formalizzare una specie di ricatto. «La tua famiglia, i tuoi cari e tutti gli altri vedranno cosa fai davanti al tuo computer». Qualcuno si è anche presentato nella caserma dei carabinieri più vicina per denunciare l’imbroglio. Il pericolo però è che magari le persone anziane possano non essere così prudenti. Insomma, l’insidia è sempre dietro l’angolo. Un ladispolano è perennemente braccato dagli impostori. «Una situazione insostenibile – si lascia andare ad uno sfogo Daniele – di queste mail me ne sono arrivate ben cinque in due settimane. So bene che è un tentativo di truffa ma non è tollerabile una situazione del genere».
Ladispoli, tentativi di truffe on line: decine i casi segnalati
30 marzo, 2022 • 08:05