Missione a Londra per il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino che, ospite dell’Ambasciata italiana, partirà oggi per promuovere i Porti di Roma. «Finalmente posso approfittare di un allentamento delle misure restrittive legate al Covid - ha spiegato il numero uno di Molo Vespucci - che in un anno e mezzo mi hanno impedito di promuovere i miei sistemi portuali». A Londra il presidente illustrerà le opportunità del porto di Civitavecchia ai grandi fondi di investimento inglesi. «Un modo inedito e nuovo - ha commentato Musolino - per portare il porto di Civitavecchia all’attenzione di possibili investitori; un porto dal grandissimo potenziale, ancora da esprimere».


Un porto che, nei prossimi mesi, è pronto a cambiare completamente il proprio volto, grazie ai finanziamenti che non senza difficoltà l’Adsp è riuscita ad intercettare. «A Civitavecchia, con oltre 250 milioni di euro che ci sono stati assegnati tra Pnrr e dal fondo Infrastrutture, potremo trasformare profondamente il porto, andando ad incidere positivamente pure sulla città e il territorio circostante». Per quanto concerne il Pnrr, a Molo Vespucci arriveranno in totale circa 182 milioni di euro. Di questi, 160 sono destinati ad opere i cui progetti sono stati individuati da tempo dall’Authority. Si tratta di 10,10 milioni per il ponte di collegamento con l’antemurale; 26,65 milioni per il II lotto di prolungamento della banchina 13 dell’antemurale; 43,25 milioni per l’apertura della bocca a sud dello scalo, con il nuovo accesso al bacino storico e 80 milioni (raddoppiati rispetto ai 40 iniziali) per il cold ironing, ossia per l’elettrificazione di alcune banchine del porto di Civitavecchia per alimentare le navi in sosta, permettendo di spegnere i motori. «A questi si aggiungono altri 22 milioni per la parte green - ha spiegato Musolino - del cui arrivo abbiamo ricevuto conferma recentmente. Abbiamo faticato molto per avere a disposizione questi finanziamenti ed ora siamo chiamati a rispettare i tempi durissimi imposti per la realizzazione dei progetti. Iniziamo con l’apertura a sud, il cold ironing e il prolungamento dell’antemurale, oltre alle tante iniziative sulla parte green meno vistose ma importanti come la copertura con fotovoltaico di tutti gli edifici dell’Adsp, il rinnovo del parco auto dell’Authority con mezzi full electic e la smart grid, una rete gestita dall’intelligenza artificiale per una migliore gestione dell’energia elettrica in porto abbassando le inefficienze e quindi anche l’impatto ambientale».


©RIPRODUZIONE RISERVATA