MONTALTO - C’è anche una buona dose di Tuscia e di Montalto di Castro nel carico di prodotti in scatola targati “ stop the war” diretti in Ucraina. Una catena di solidarietà tangibile, fatta soprattutto con la raccolta di generi alimentari, per aiutare l’Ucraina dove tutto scarseggia, in primis il cibo.

È partito in queste ore il primo carico di generi alimentari dall’azienda Giaguaro Tomato Processing Company (Le Specialità Italiane) il cui titolare, Vincenzo Franzese, risiede da moltissimi anni a Montalto di Castro.

Gli stabilimenti della sua azienda sono situati nell’area industriale ASI di Pascarola (Caivano).

Produce legumi, pelati e passate di pomodoro. Un bel carico da destinare ai rifugiati ucraini, con la mediazione della “Fondazione Francesca Rava”, che da vent’anni lavora in Italia e da 65 anni nel mondo, per fornire di generi alimentari, farmaci e assistenza medica ai cittadini di paesi in difficoltà.
La logistica è stata affidata al manager Achille Cester, coordinatore di progetti sociali, conosciuto anche nella Tuscia: in passato, ha anche inaugurato uno studio dentistico all’interno dell’orfanotrofio di Zaporizhya (Ucraina). Achille Cester si occuperà della fase di trasferimento e di consegna dei prodotti in un paese al confine con l’Ucraina e da lì i beni saranno destinati ai rifugiati.

Il Ceo di Giaguaro Tomato Processing Company, Vincenzo Franzese, è l’ideatore dell’iniziativa ed è stato lui a voler  far anteporre su ogni etichetta la scritta “Stop the War”.

“ La logistica deve essere monitorata al fine di garantire la giusta destinazione dei prodotti e oggi non è affatto scontata– ha sostenuto Achille Cester- lo scopo è di smuovere le coscienze e di fermare una guerra che è totalmente anacronistica rispetto ai tempi attuali.”

”Noi italiani ci siamo - afferma Franzese - la nostra azienda esporta in tutto il mondo e il nostro obiettivo è di dare un messaggio: non ci schieriamo con nessuno, vogliamo solo dimostrare la nostra vicinanza ad un popolo che è accolto come se fosse a casa nostra. Non è giusto che a causa di una situazione che è sfuggita al controllo di potenze mondiali debbano andarci a rimettere degli innocenti”.