La collaborazione città-porto a cui le due istituzioni hanno lavorato a lungo, concretizzata nell’ultimo anno con la firma del protocollo che ha visto, nei giorni scorsi, inaugurare il cantiere per la riqualificazione di Varco Fortezza, rischia di vacillare. Il motivo? L’iniziativa dell’assessore con delega ai Trasporti Dimitri Vitali, deciso di fatto a sfidare in un colpo solo l’Autorità di sistema portuale e la Capitaneria di Porto. Perché il tenore della lettera inviata ieri al presidente Musolino e al comandante Marini non è certamente distensivo e collaborativo. Tutt’altro.


La nota, firmata dal solo assessore ed inviata per conoscenza al sindaco Ernesto Tedesco, utilizza un tono sicuramente irrituale nei rapporti fra pubbliche amministrazioni e fa riferimento addirittura ad un “comportamento considerato intollerabile”. In particolare viene preso in considerazione un episodio avvenuto nei giorni scorsi quando ad un tassista di Civitavecchia è stato impedito l’accesso in porto da varco nord - varco doganale - da parte del personale della sicurezza portuale.


L’assessore quindi si appella a diversi articoli di diverse leggi per portare avanti la propria tesi a favore della categoria dei tassisti, dimenticando forse le competenze, esclusive dell’Adsp (e della Capitaneria per quanto riguarda i riflessi sulla sicurezza), relative alla regolamentazione degli accessi nello scalo, che deve comunque rispondere a motivi di sicurezza ed organizzazione delle attività portuali.


Vitali denuncia anche un presunto “aggravio dei costi ingiustificato”, anche se la strada alternativa fino a varco Vespucci è l’Aurelia, di fatto parallela al percorso interno.


Ma soprattutto il delegato del Sindaco fa riferimento ad una possibile interruzione di pubblico servizio o servizio di pubblica necessità. Un reato penale paventato dallo stesso assessore che chiede quindi di “garantire il regolare funzionamento dei servizi pubblici non di linea comunale” chiedendo all’Adsp di “adoperarsi per una relativa rapida risoluzione». Di certo la replica delle due istituzioni non tarderà ad arrivare, visto che stavolta Vitali parrebbe proprio aver superato ogni limite di “leale collaborazione” tra enti, sia nella forma che nella sostanza, visto che la lettera contiene una serie di strafalcioni anche giuridici e normativi. Sarà interessante vedere che posizione assumerà il Sindaco, scavalcato dal suo assessore in una iniziativa che rischia di diventare un boomerang per tutta l’amministrazione.


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